In una nota ufficiale i consiglieri comunali di opposizione: Vincenzo Amendolagine, Enrico Capurso, Franco Napoletano, Giorgia Preziosa e Francesco Spina, hanno scritto al Presidente del Consiglio comunale, Gianni Casella.
Motivo di tale richiesta era quella di convocare, in via d’urgenza, la massima Assise cittadina per la trattazione di tre punti:
1) “Approvazione progetto di variante di un edificio destinato a struttura per la vendita e servizi, realizzazione di un edificio non oil (bar shop) e ampliamento e potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti, ubicato in corso Garibaldi”;
2) “Richiesta di permesso di costruire per la realizzazione di un complesso produttivo per la trasformazione e valorizzazione della produzione agricola aziendale, con annessa masseria didattica da ubicarsi in Strada del carro, in catasto al fg. 18-p.lla 1362”;
3) ”Approvazione definitiva del Piano di Lottizzazione della maglia n.165 (zona Bi Marmi) di PRG, zona omogenea C3”;
Secondo quanto riportato dai cinque consiglieri,” i tre punti vedevano da molto tempo conclusa la relativa fase istruttoria, senza che l’Organo consiliare fosse messo nelle condizioni di deliberare secondo il proprio orientamento, venendo meno all’obbligo di dare comunque risposta agli operatori economici richiedenti. Dalle fila dell’opposizione consiliare veniva ripetutamente ed inutilmente sollecitata la convocazione del Consiglio Comunale per la relativa trattazione; il 18 febbraio la Conferenza dei Capigruppo, ha provveduto a convocare il Consiglio Comunale per il 24 febbraio, principalmente sui punti riguardanti la presunta rinnovazione del bilancio 2019-2021. Dei tre punti richiesti”, continua la nota, “venivano inseriti all’ordine del giorno solo i punti 1 e 2, mentre veniva escluso il punto 3, relativo alla maglia n.165. Non venivano riconosciuti i motivi d’urgenza invocati, pur essendo noto che il notevole ritardo, accumulato per la trattazione dei punti citati, potrebbe comportare pretese risarcitorie e condanna alle spese in danno del Comune (con fondata rivalsa sui responsabili del ritardo), anche per il pagamento delle competenze dei Commissari ad acta, eventualmente nominati dal TAR Puglia nei giudizi ormai pendenti”.
I consiglieri di opposizione aggiungono che, “il venire meno sia dell’urgenza che dell’obbligo di inserire il punto 3 all’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per il 24 febbraio veniva giustificato, in modo irrituale, con il parere della Segretaria Generale e della richiesta di differimento (!) del Dirigente dell’Area Tecnica comunale, avallata in calce dal Sindaco, mentre si doveva procedere comunque ex art.20 del Regolamento cit. E’ il caso di rilevare che le interrogazioni consiliari non possono mai giustificare il venire meno agli obblighi regolamentari, come sostenuto dal Dirigente dell’Area Tecnica; appare inammissibile, oltretutto, l’interferenza del Sindaco nella formulazione dell’ordine del giorno del Consiglio; i due punti richiesti ed ammessi venivano inseriti agli ultimi punti dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato, con la probabilità di una loro mancata trattazione, dati i tempi previsti dalla trattazione dei 14 punti precedenti; il punto 3 andava comunque inserito all’ordine del giorno del Consiglio, fermo restando ogni prerogativa regolamentare e consiliare”.
Una volta presentate le motivazioni i cinque consiglieri comunali di opposizione hanno invitato il presidente del Consiglio Comunale ad “applicare pedissequamente l’obbligo di cui all’art.20 del Regolamento consiliare citato; inserire d’urgenza, sussistendone i requisiti, il punto della maglia n.165 all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, già convocato per il giorno 24 febbraio, alla pari degli altri punti richiesti ed inseriti.
1) in mancanza, a convocare, in ogni caso, apposito Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno il punto relativo alla maglia n.165;
2) a convocare le sedute urgenti consiliari anche di propria iniziativa, senza l’interferenza di terzi non legittimati, quando si tratta di prevenire pericoli o danni per il Comune, ex art.19 del Regolamento consiliare;
3) a formulare l’ordine del giorno tenendo conto dei pareri espressi dalla Conferenza dei Capigruppo, in ogni caso ispirandosi a criteri di imparzialità e di difesa dei diritti e delle prerogative di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza.