“Dopo quattro mesi dalla sentenza del TAR, Angarano & Co. pur di ritardare lo scioglimento del consiglio comunale, in un clima intimidatorio nei confronti delle opposizioni, denunciato dal Presidente del consiglio comunale Casella per le strane pressioni ricevute, approvano un bilancio del 2019 a metà”, parte con queste parole il commento del consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina, al termine del consiglio comunale tenutosi ieri, 26 febbraio (leggi qui).
“Dopo essere stati colti in flagranza per le clamorose dichiarazioni false”, sostiene Spina, “in merito alle pubblicazioni mai avvenute del Piano triennale inserito tra gli atti essenziali del Bilancio 2019, hanno deciso di stralciare e ritirare il punto forse più importante per la città: il Piano delle opere pubbliche. Il ritiro di questo punto oltre a falsare l’intera programmazione su cui era stato effettuato tutto il procedimento, per altro pieno di dati incoerenti e non corrispondenti alla reale programmazione, ritarderà sicuramente non solo l’iter di approvazione del bilancio 2020, ma soprattutto la realizzazione delle opere pubbliche funzionali allo sviluppo della città”.
Il consigliere di opposizione torna sul punto focale della discussione affermando che, “Il bilancio per altro risulta segnato nella sua sorte oltre che dall’abnorme stralcio del piano triennale delle opere pubbliche, anche dal voto in conflitto di interessi dell’assessore Rigante della giunta Angarano, che, in modo clamoroso, ha votato favorevolmente allo scorrimento della graduatoria in cui era inserito il marito e al Piano del personale rinnovato per il 2019. Quest’ultimo è l’altro pilastro di argilla su cui si regge il bilancio tanto declamato da Angarano”.
“Ma la saga delle illegalità non finisce qui”, continua Spina, “perché anche per la TARI Angarano & Co. hanno respinto la mozione presentata dalle opposizioni per l’applicazione delle norme di legge che impedivano, dopo la sentenza di annullamento del TAR, la conferma delle aliquote 2019 attraverso delibere datate 2020”.
“Insomma il bilancio Angarano è la summa di tutte le illegalità”, tuona Spina, “che si sarebbero potute ipotizzare solo con un grande sforzo di fantasia nell’ambito di amministrazioni pubbliche. Assunzioni e favori per amici e parenti e tasse e mazzate per il resto dei cittadini. Gli atti sono stati trasmessi ieri alle Procure interessate perché, di fronte alle garbate richieste dell’opposizione di eliminare i gravi vizi a danno dei cittadini, si è preferito fare cassa in barba a leggi e regolamenti, e, naturalmente, anche questa volta il tempo sarà galantuomo”, chiosa, “per l’accertamento giudiziario delle gravi illegalità commesse ieri in consiglio in piena consapevolezza dalla maggioranza Angarano”.