Sono state approvate e pubblicate sul sito del Comune di Bisceglie le graduatorie per l’assegnazione dei posteggi liberi ed immediatamente disponibili su aree pubbliche per l’esercizio del commercio. Il bando pubblico ha riguardato postazioni di diverse caratteristiche merceologiche, tra alimentari e non alimentari, in diverse aree della Città e comprende quelle previste nelle due feste patronali e nel mercato mensile della prima domenica del mese in Piazza Vittorio Emanuele II.
“Siamo di fronte ad un netto cambio di prospettiva”, ha sottolineato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Dopo anni, a Bisceglie i posteggi per il commercio ambulante sono stati assegnati attraverso un bando pubblico. Una scelta chiara che va nella direzione dell’apertura e della trasparenza. La pubblicazione dei bandi non sarebbe stata possibile senza l’approvazione del nuovo Documento Strategico del Commercio dopo ben 15 anni di attesa. Con una visione strategica e organica stiamo mettendo ordine in un settore nevralgico per l’economia della nostra Città con l’obiettivo di incentivare la ripresa del comparto”, ha concluso il Sindaco Angarano.
“Quando ho accettato l’invito del Sindaco, Angelantonio Angarano, di farmi carico dell’Assessorato, ero consapevole che avremmo dovuto ricostruire regole certe, cogenti e congrue”, ha commentato Gianni Naglieri, Assessore alle attività produttive del Comune di Bisceglie. “In poco tempo abbiamo rivoluzionato e regolamentato il Suap con l’introduzione del portale obbligatorio ‘Impresa in un giorno’, quindi, abbiamo dato seguito all’applicazione della legge n. 24 del 16/04/2015 (Codice del Commercio), dotandoci dello strumento indispensabile del Documento strategico del commercio. Questo ci ha consentito di mettere a bando e assegnare oltre 400 posteggi (box, panche, chioschi e stalli), in conformità alle disposizioni di legge, con trasparenza, ed in applicazione, quindi, di atti democratici, non più monocratici. Ringraziamo gli uffici per aver seguito con impegno e professionalità l’iter istruttorio, particolarmente lungo e complesso. Il tempo impiegato e il presunto ritardo di cui siamo stati accusati non è affatto attribuibile all’Amministrazione comunale né al Dirigente, che anzi si sono attenuti scrupolosamente alle procedure, ma a interpretazioni e dubbi sulla documentazione necessaria che confermano l’oggettiva complessità del procedimento”.