Sale a quota 56 il numero totale di positivi al Coronavirus nella città di Bisceglie. A darne completa notizia nella tarda serata di oggi è il sindaco Angelantonio Angarano.
“Avevamo chiesto con insistenza e urgenza i tamponi sui pazienti dell’ex istituto ortofrenico dell’Opera Don Uva per individuare con certezza i positivi”, esordisce il sindaco, “e far sì che si adottassero subito le dovute contromisure per scongiurare il rischio di un focolaio e contenere quanto più possibile la diffusione del contagio”.
“Eravamo quindi in attesa dei tamponi che la Asl Bt ha disposto su tutti i 107 pazienti del reparto in cui si era già verificata la positività di 4 degenti.
Su 107 persone, 33 sono risultate positive ma”, dichiara, “come ha garantito la direzione, grazie anche ad attente sollecitazioni, questi pazienti erano già isolati nei loro reparti e non avevano contatti con l’esterno proprio a scopo precauzionale. Nel reparto dove si sono registrati i contagi, inoltre, i pazienti erano assistiti da specifiche task force di operatori, per evitare l’interscambio tra il personale e gli altri pazienti. I nuovi positivi saranno ora spostati nel plesso individuato sempre all’interno del Don Uva e dedicato al Covid-19, così da ricevere le cure in sicurezza”.
“Nei giorni scorsi, come sapete”, riprende Angarano, “erano già stati effettuati i tamponi sui 49 operatori sanitari dell’ex istituto ortofrenico. Ribadiamo ora i tamponi su tutto il resto del personale dell’area ex Istituto ortofrenico, per la sicurezza di tutti. A tal fine, inoltre, reiteriamo la proposta di mettere a disposizione le strutture alberghiere del territorio anche agli operatori sanitari dell’Opera Don Uva, per evitare che tornino in famiglia dopo il lavoro. Questa possibilità, come da noi richiesto, è già a disposizione degli operatori della sanità pubblica. Aspettiamo inoltre la risposta alla nostra richiesta dell’istallazione della tenda per il pre-triage e il controllo della temperatura corporea a tutti coloro che accedono alla ex Cdp”.
“In sostanza, ribadiamo la necessità di un vero e proprio piano di contenimento del contagio con un’azione capillare di controlli su tutti coloro che possono essere entrati in contatto con le persone contagiate.
I casi positivi a Bisceglie salgono così a 56 (come riportato in un secondo momento dal Comune), ma come è ormai chiaro”, ribadisce il Primo cittadino, “sul dato incide molto la presenza di due grandi strutture sanitarie, il Covid hospital della Bat, ovvero il nostro ospedale Vittorio Emanuele II che sta accogliendo i positivi della provincia e anche da fuori, e l’Opera Don Uva, che da sola conta 46 casi”.
“Domattina abbiamo un incontro con Asl BT e Presidente Emiliano: vi aggiorneremo come sempre fatto finora”, aggiunge, “appena abbiamo notizie ufficiali. Sapete bene che le strutture sanitarie sono tra le più a rischio per la diffusione del contagio. A Bisceglie ne abbiamo due di grandi proporzioni. Massima attenzione stiamo dedicando anche alle Rsa ascoltando puntualmente le direzioni”.
“Per questo la responsabilità di tutti noi deve essere ancora maggiore e, combattendo tra le tante difficoltà di questa emergenza, dobbiamo cercare di limitare quanto più possibile che il Covid-19 si diffonda. È una battaglia dura, difficile, lo sapevamo tutti e non lo abbiamo mai nascosto. Ora è il momento decisivo e ognuno deve fare la propria parte. Solo restando a casa impediamo con certezza a questo nemico invisibile e insidioso di propagarsi. Non è facile ma dobbiamo farlo. Avremmo voluto vivere diversamente queste festività”, conclude il sindaco Angarano, “ma non è possibile e dobbiamo fare uno sforzo collettivo, cambiando le nostre abitudini”.