La Fase 2 pian piano sta consentendo a numerosi settori del commercio di ripartire, seppur con limiti e precauzioni dettati dal Decreto del Governo Conte. Chi non sa ancora quando potrà ripartire è il settore dell’intrattenimento.

A tal proposito il proprietario della discoteca DF, Roberto Maggialetti, ha parlato ai microfoni di Sky Tg24, dichiarando, “Voglio organizzare una riapertura, del DF e di tante altre discoteche presenti in Puglia, il 18 maggio a porte chiuse, facendo esibire tanti artisti e persone che comunque lavorano e che attualmente non hanno un futuro. Cercheremo di alzare la protesta affinché qualcuno capisca effettivamente che in Italia c’è anche un settore che non può essere assolutamente abbandonato”.

Il DF, ex Divinae Follie, ha fermato la sua programmazione dopo appena due serate per via del lockdown, “Dopo tanto lavoro e tanti sacrifici abbiamo dovuto interrompere quello che era iniziato come un sogno per me e per tutti i miei collaboratori”, ricorda Maggialetti a Sky Tg24, “un locale con una grossa capienza, che può superare anche le 3000 persone nel periodo estivo, e che dà lavoro a tanta gente, parliamo di un’occupazione diretta di circa 150 persone, per non parlare di tutte le persone che poi gravitano attorno alla nostra struttura indirettamente. Quindi un durissimo colpo per la nostra attività”.

Maggialetti è pronto a ripartire a piccoli passi prima di tornare alla normalità, “Uno spiraglio per la nostra riapertura la vorremmo avere, presentando anche dei protocolli a livello nazionale che prevedono l’utilizzo di termoscanner, presidi sanitari, distanziamento, perché comunque, avendo delle grandi strutture, è anche facile per noi, riducendo le capienze, poter mettere delle persone dentro che si possano divertire in sicurezza e sarebbe anche più facile controllare le persone all’interno di questi locali. Differentemente, se fossimo chiusi”, continua il proprietario del DF, “si potrebbero avere dei ragazzi che si organizzano in feste private, in feste abusive, dove sicuramente potremmo avere dei problemi di gran lunga superiori a un locale aperto e controllato”.

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