“Ho trasmesso oggi l’interrogazione consiliare sulle nomine Approdi anche all’Anac e alla Prefettura. Anche per le dichiarazioni rese in Consiglio Comunale dal consigliere Rossano Sasso (è uscito dalla maggioranza proprio per la volgare spartizione politica delle nomine Approdi), sarà difficile per Angarano, che si è assunto la responsabilità di fare un atto monocratico senza neanche il timbro del segretario o del dirigente, spiegare perché al Comune di Trani, segretario generale il dott. Francesco Lazzaro, come in tutti gli altri comuni italiani, le nomine degli amministratori unici delle società partecipate dai Comuni vengano precedute da pubblici avvisi, come prevede la legge, mentre a Bisceglie si faccia tutto aum aum, in favore in favore peraltro di soggetti in situazione di presunta incompatibilità”. A parlare è il consigliere comunale di minoranza, Francesco Spina, in merito alla nomina annunciata dal Sindaco Angelantonio Angarano di Nicola Rutigliano come nuovo presidente di Bisceglie Approdi (Leggi qui).  

“Angarano potrà dire a sua discolpa che finora nessuno gli ha impedito o censurato le innumerevoli ordinanze di affidamento diretto dell’appalto dell’igiene urbana o del canile – continua Spina – nè gli hanno mai contestato le ormai decine e decine di proroghe degli appalti (non si conosce una gara da tre anni nel Comune di Bisceglie) o il fatto che bilanci e consuntivi del Comune biscegliese (2018-2020) sono stati fatti dall’amministrazione Angarano una volta sola nell’arco di tutti e tre gli anni (unico caso in Italia) o che 5 milioni di debiti fuori bilancio sono stati completamente dimenticati in qualche cassetto comunale per un anno e mezzo senza che nessuno si sia preoccupato. Ma questa volta – conclude il consigliere di minoranza – qualche autorità tutoria non potrà non ricordare ad Angarano che ‘ignorantia legis non excusat’ e che la reiterazione infinita di atti illegali non è un’attenuante ma un’aggravante. Questa volta Angarano e. C. l’hanno fatta troppo grossa e alla luce del sole. Sarà difficile sostenere che la legge sulla nomina dei rappresentanti nelle partecipate, applicata perfettamente in tutta Italia e anche dal Comune di Trani ricompreso nello stesso ambito territoriale (del piano sociale, dei rifiuti ect.), si applichi dal Ponte Lama in poi”.