Secondo il consigliere comunale Francesco Spina quella approvata in consiglio comunale è una “stangata tributaria con addizionale Irpef e Tari ecc… Anagarano”, scrive Spina, “questa volta, in modo politicamente banditesco e calpestando la legge, ha espressamente escluso le opposizioni dalla manovra di bilancio“.

“L’unica sua preoccupazione”, aggiunge Francesco Spina, “era far cassa, per pagare interamente il gestore del servizio di igiene urbana e dare i contributi agli amici degli amici. La Tari 2020 è stata approvata con una sola momentanea conferma della tariffa altissima dell’anno scorso, disattendendo peraltro la richiesta delle opposizioni di non far pagare la tari alle attività chiuse nei tre mesi di emergenza Covid. Ma oltre alla conferma tariffe Tari vecchie, non contenta, l’amministrazione Angarano ha anche previsto la beffa di un conguaglio Tari 2020, da determinate a fine anno e da far pagare ai cittadini con le cartelle tari del prossimo triennio (oltre a 3 milioni di euro di mutui, ora Angarano indebita le future generazioni anche con i suoi obbrobri tributari)”.

“Inoltre, tutte le altre tariffe, compresa l’addizionale comunale Irpef, sono state confermate senza gli sgravi ‘covid’ che aveva promesso, anzi diminuendo il valore complessivo delle agevolazioni e delle riduzioni previste dalle amministrazioni precedenti”, tiene a precisare il consigliere di minoranza, “I cittadini però siano certi che questa manovra tributaria,  fatta con il ‘blitz’ (senza le opposizioni) di ieri, non passerà, a costo di sollevare la ribellione fiscale della città (le leggi di partecipazione democratica e i cittadini vanno rispettati)”.

“Angarano ritorni in sè: applichi la legge e riveda la manovra tributaria secondo gli indirizzi che dovranno essere discussi preventivamente in consiglio comunale, rispettando, oltre che la legge, le promesse che aveva fatto pubblicamente, in consiglio comunale, durante il periodo Covid”, sottolinea l’avvocato Spina.

“Questa mattina, a tal fine, i consiglieri comunali di opposizione Alfonso Russo, Giorgia Preziosa, Francesco Napoletano, Mauro Sasso, Vincenzo Amendolagine, il sottoscritto ed Enrico Capurso hanno chiesto la proroga del termine per le proposte emendative al Dup (il documento strategico di programmazione) fissato venerdì sera nel termine (elusivo di legge) brevissimo di 5 giorni, al fine di poter discutere democraticamente in consiglio comunale dell’intera manovra di bilancio, compresa la rivisitazione dell’affrettata e arrogante manovra tributaria di Angarano, che ha presentato ai cittadini un conto salatissimo e l’ennesima stangata con la completa noncuranza delle grave situazione socio-economica della comunità biscegliese”, spiega Spina, “I cittadini chiedevano, almeno, di non pagare le tasse comunali sulle attività chiuse dallo Stato durante il periodo covid. Anche questa vecchia promessa di Angarano si è rivelata, purtroppo, una clamorosa bugia e la procedura adottata senza le opposizioni in aula non è il viatico migliore per arrivare all’udienza decisiva del 25 novembre, quando si discuterà sugli strafalcioni e i danni causati anche dalle scelte tributarie scellerate relative alla programmazione 2019, già annullata una prima volta dai giudici amministrativi”.