“Gentile assessore, abbiamo letto con attenzione la sua chiosa su quello che lei definisce ‘attacco politico di Legambiente all’amministrazione comunale’. Siamo qui a correggerla, se ci consente, sul senso delle nostre osservazioni e non attacchi e, men che meno ‘attacchi politici'”, questo è quanto sostiene in una nota stampa il presidente del circolo biscegliese di Legambiente, Alessandro Di Gregorio, in risposta alla lettera redatta dall’assessore Gianni Naglieri.

“Apprendiamo dalle sue dotte esposizioni che a Bisceglie si coltivano ben cinque tipi diversi di albicocca, che si coltivano le ciliege, che ci sono frantoi oleari, produzioni e grandi lavorazioni di prodotti ortofrutticoli e così via discorrendo. La deludiamo, assessore, lo sapevamo già!”, sottolinea ironico DI Gregorio, “Forse non sapevamo delle cinque varietà di albicocco ma per il resto, sapevamo tutto. Questo però non ci spiega come Bisceglie sia tra le prime quarantasei città italiane a vantare tanti e tali pregi da essere destinataria del premio. Ebbene, caro assessore, posto che i comuni vicini (ma anche lontani e lontanissimi) vantano, se non le stesse, altre caratteristiche altrettanto importanti, non comprendiamo il perché Bisceglie è destinataria del premio”.

E lei, nella sua risposta, non fuga i dubbi, anzi li accentua. A detta del primo cittadino, il premio spetta all’amministrazione che opera per ‘promuovere uno sviluppo rurale sostenibile capace di valorizzare il territorio, rispettoso dell’ambiente e della qualità della vita, capace di innovazione’. Ebbene, assessore, noi continuiamo a chiederci cosa abbia fatto questa amministrazione nei fatti, per meritare questo premio e lei, con le sue risposte, divaga, generalizza ma non spiega. Dov’è l’impegno della sua amministrazione ne ‘la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni’ (cit. Naglieri)? Vogliamo parlare di impegno al fianco delle attività ricettive? Oppure di valorizzazione delle aree naturalistiche? O ancora, disquisiamo sulla cura dell’arredo urbano? E la questione della maglia 165, la dimentica assessore?“, chiede Di Gregorio.

“Insomma”, conclude, “ci spieghi la ‘rivoluzione culturale’ che grazie ai suoi e agli sforzi dell’amministrazione comunale è in atto: noi e molti altri non la vediamo e percepiamo. Bisceglie ha peculiarità e punti di eccellenza come migliaia di altri comuni ma, che si dica che tutto questo è merito di questa amministrazione, francamente suscita molti dubbi che persistono nonostante le sue affermazioni. Tanto le dovevamo”.