Amara conclusione per il progetto dell’Associazione di Promozione Sociale Controcorrente Sos con i titolari che nella tarda serata di lunedì, 14 settembre, hanno subito una aggressione verbale e fisica da parte di un uomo nei pressi della sede in via Sant’Andrea.
Il racconto delle vicende è stato affidato ad un post presente sulla pagina ufficiale Facebook Controcorrente Sos Aps, “È stato sfondato il nostro cancello, associati e avventori sono stati aggrediti verbalmente ed uno anche fisicamente e, soprattutto, è stato ingiuriato tutto il lavoro che svolgiamo da 4 anni, che nel tempo coinvolto a diverso titolo 14 ragazzi – raccontano – con difficoltà e diversi professionisti e volontari provenienti da tutta la provincia e persino da fuori regione, che ha portato alcuni di loro a provare e sperimentare esperienze nuove e fondamentali quali mobilità, indipendenza economica lavoro e persino vita autonoma e indipendente. In generale un’esperienza e una rete di contatti che va oltre la musica, oltre i panini preparati e le bibite vendute per portare avanti tutto questo”. I responsabili hanno immediatamente chiamato i carabinieri che una volta giunti sul posto hanno raccolto le testimonianze di tutti i presenti.
“Questa giostrina dei disabili che vi siete inventati” sono parole che fanno ridere chi ci conosce – raccontano i responsabili dell’associazione nata nel 2007 – ma che fanno riflettere su come ci sia ancora gente che non capisce non accetta e rifiuta di credere a un modo diverso di fare le cose, un modo che, ci sentiamo di poterlo dire, è faticoso il doppio ma arricchisce tutta la comunità. A questo modo di fare triste, misero e illegittimo – conclude la nota su Facebook – reagiremo secondo legge, come siamo abituati a fare. Perché il dissenso è sempre lecito, ma la maleducazione non può mai essere tollerata”.
Intercettato telefonicamente uno dei referenti del progetto, il dispiacere e l’amarezza sono i primi sentimenti emersi, “Noi da sempre siamo rispettosi delle leggi e delle regole che ci sono per quel che riguarda gli eventi che proponiamo. Anche in questo caso, come sempre, a mezzanotte terminano concerti o altro che comprenda musica ad un certo volume. Spiace soprattutto sentirsi dire – continua – che proponiamo questi eventi con la scusa del progetto per disabili. Un modo di pensare che ci rattrista molto, ma che di certo non ferma il nostro progetto”.