Una crescita esponenziale di pazienti Covid: “Siamo passati da 11 pazienti ricoverati presso il reparto di malattie infettive di Bisceglie a fine settembre ai 39 di oggi, di cui 6 in terapia intensiva, a cui si aggiungono altri 13 pazienti in attesa presso l’osservazione breve intensiva del Pronto Soccorso”. È quanto dichiarato da Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt, che rivendica la decisione di destinare l’ospedale Vittorio Emanuele II a Covid Hospital. Una decisione che “non è stata presa affatto a cuor leggero, ma una necessità legata innanzitutto alla lettura dei dati e alla urgenza di curare i pazienti, covid e no-covid, in assoluta sicurezza”. 

L’individuazione di Bisceglie come Covid Hospital è stata sancita già a marzo ed è confermata con la legge regionale 77/2020 di luglio: “È evidente che la situazione sta peggiorando con ritmi troppo rapidi che non hanno lasciato dubbi: non è possibile garantire accessi separati e sicuri a pazienti no-covid, tra l’altro, il paziente covid ha bisogno di spazi dedicati e l’organizzazione dell’assistenza deve garantire sicurezza per gli operatori e dei percorsi. La stagione autunnale è alle porte e non possiamo assolutamente farci trovare impreparati”. Il personale medico e infermieristico delle unità operative sospese andrà a potenziare l’assistenza sanitaria ambulatoriale territoriale presso il Poliambulatorio di Bisceglie e di Trani e a incrementare le altre unità operative omologhe presenti sul territorio, nonché a sostegno delle attività di assistenza: “La riorganizzazione del servizio di assistenza è molto complessa e siamo studiando ogni passaggio. Intanto il Poliambulatorio di Bisceglie sarà fortemente potenziato mentre tutta l’attività chirurgica sarà incrementata sugli altri presidi ospedalieri. Inoltre la Regione Puglia insieme con la Asl Bt sta definendo accordi con il Don Uva per allocare negli spazi ora disponibili la pediatria e la cardiologia nonché una attività di post covid”.

“Molto è stato fatto nei mesi estivi per potenziare l’ospedale di Bisceglie”, aggiunge il Direttore Generale. “Durante la primavera scorsa abbiamo avviato e concluso i lavori del Pronto Soccorso che oggi ci consentono di avere un servizio molto ben organizzato, abbiamo fatto lavori in radiologia per attivare il nuovo e modernissimo mammografo e inoltre abbiamo lavorato per attivare un prestigioso e importante ambulatorio endocrinologico. Davvero non capisco le polemiche che si stanno susseguendo in queste ore, stiamo in piena pandemia e i dat non sono affatto tranquillizzanti. Stiamo lavorando incessantemente per fare il massimo, per garantire la migliore assistenza ai pazienti covid che purtroppo stanno aumentando e a quelli no covid con avvisi e concorsi che stiamo portando avanti e concludendo in questi giorni nonostante le difficoltà. Le nostre decisioni sono attentamente vagliate, ponderate, studiate e certamente devono tener conto di tutti i fattori critici e delle strutture che abbiamo a disposizione nonché del personale su cui possiamo contare. Piuttosto invito la popolazione innanzitutto a fare il vaccino antinfluenzale perché le prime dosi di vaccino sono già state distribuite sul territorio e poi a rispettare tutte le indicazioni di igiene per evitare che il virus continui a circolare: serve la massima collaborazione di tutti”.