Sensibilizzare e informare sul tema del contrasto alla violenza sulle donne, ma anche promuovere l’educazione delle differenze e sostenere la lotta al pregiudizio e allo stereotipo legato ai generi. Sono gli obiettivi di “Prospettive di genere”, una rassegna di eventi in videoconferenza organizzati dal Comune di Bisceglie e dalla Commissione Pari Opportunità in collaborazione con il Centro Antiviolenza SAVE nella settimana in cui ricorre, il 25 novembre, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Il primo evento è in programma martedì 24 novembre e sarà trasmesso in live streaming sulla piattaforma Meet al link https://meet.google.com/evn-tipp-ydq. Si comincia alle ore 17.30 con i saluti istituzionali del Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, e con una breve discussione sulla progettazione di una rete territoriale contro la violenza. Interverranno Roberta Rigante, Assessore alle politiche sociali del Comune di Bisceglie; Giovanna Bruno, Sindaca di Andria; Rosa Tupputi, Assessore alle pari opportunità del Comune di Barletta; Marina Nenna, Assessore alle pari opportunità del Comune di Trani; Marinetta Di Gravina del Centro Antiviolenza Save. Dalle ore 18, con l’introduzione di Lia Storelli, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bisceglie, spazio alla conversazione “Generi Senza Confini” alla quale parteciperanno Antonia Monopoli, scrittrice e responsabile dello sportello ALA di Milano, e Natascia Maesi, responsabile Arcigay – Rete Donne Transfemministe. La conversazione, aperta a tutte e tutti, sarà moderata da Grazia Iannone, presidente Arcigay Bat.
La rassegna prosegue il giorno successivo, mercoledì 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con l’incontro in videoconferenza intitolato “La cultura del diritto” con gli alunni e le alunne del Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” e l’IISS “Sergio Cosmai” di Bisceglie. Ospiti della conversazione l’Avv. Antonio Maria La Scala, presidente dell’associazione Gens Nova onlus, e Mariablu Scaringella, Responsabile della comunicazione del sistemaGaribaldi.
Ultimo evento sabato 28 novembre con l’incontro in videoconferenza “Educ(A)zione per prevenire la violenza” con gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di primo grado “Riccardo Monterisi” curato da Marinetta Di Gravina del centro antiviolenza SAVE e da Loredana Bianco, componente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bisceglie.
“Da Bisceglie anche quest’anno parte un messaggio forte e condiviso contro la violenza sulle donne e contro la violenza di genere”, ha sottolineato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “L’amore non può mai comprendere né giustificare violenza, sopraffazione fisica e morale. La violenza di genere non è una storia già scritta, non è un destino ineluttabile. In questo senso la chiave della prevenzione è l’educazione, l’informazione, la sensibilizzazione sia delle nuove generazioni che della collettività”.
“Quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria siamo stati costretti a rinunciare agli eventi in presenza ma non abbiamo voluto rinunciare a celebrare la giornata del 25 novembre con una settimana di eventi dedicati alla riflessione sul tema”, ha aggiunto Roberta Rigante, Assessore alle politiche sociali del Comune di Bisceglie. “Purtroppo il lockdown di marzo e aprile ha segnato un aumento dei casi di violenza sulle donne e la crisi sociale che stiamo vivendo ha generato una recrudescenza delle discriminazioni di genere. Per questo è necessario mantenere accesi i riflettori su questi temi”.
“Anche quest’anno vogliamo ricordare che c’è una parte di umanità che subisce ogni giorno soprusi e violenze”, ha dichiarato Lia Storelli, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bisceglie. “Per questo abbiamo contribuito all’organizzazione di tre giorni di incontri, in rete, con gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di primo e secondo grado e con chiunque voglia essere con noi per discutere di questi delicati argomenti. Insieme ad esperti che ricorderanno a tutti e tutte noi che non bisogna mai abbassare la guardia quando si tratta di tutelare i diritti dei più deboli”.