“Il consiglio comunale del 30 novembre, era l’ultimo giorno utile (pena il commissariamento di Angarano) per approvare la salvaguardia degli equilibri di un bilancio comunale minato da 4 milioni di euro di debiti fuori bilancio emersi nel solo 2020 e da una pronuncia contro il Comune della Corte dei Conti notificata il 10 novembre”. A sostenerlo in una nota ufficiale è il consigliere comunale Francesco Spina.
“Angarano ha forzato la mano costringendo le minoranze, che non potevano collegarsi, per la precarietà della piattaforma scelta da Angarano, dai loro studi e case (Angarano non gradisce i consigli in presenza, come si fa dappertutto: Andria, Trani, Regione, Parlamento ecc.), a stare soli nell’aula consiliare in via Trento senza acqua e senza riscaldamento per 17 ore. Il consiglio non è stato rinviato nonostante l’inadeguatezza della piattaforma, riconosciuta da tutti, con il presidente Casella che ha proposto giustamente il rinvio – continua – ma è stato raggiunto da un “richiamo all’ordine” del Sindaco, che costituisce una minaccia e un abuso dei poteri sindacali registrato in diretta web! Con i consiglieri di maggioranza nelle proprie abitazioni, al caldo sui propri letti e divani, che tra un sonnellino e l’altro votavano i punti, e l’opposizione nell’aula seduti al freddo senza ricevere neanche bottiglie d’acqua dal sindaco (c’era la speranza che i consiglieri di opposizione abbandonassero i lavori?), si è svolto un consiglio farsa con la grave approvazione del riequilibrio in distonia e previo ritiro del punto relativo al richiamo della Corte dei Conti. Un vero e proprio abuso che ha eluso l’ordine dei lavori previsto dal Presidente del Consiglio Comunale e con la violazione della presa d’atto delle censure che la Corte dei Conti che ha chiesto al Comune di prendere atto delle censure tempestivamente, proprio per tenerne conto in sede di decisione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio”.
“Nonostante fossi convalescente, sono rimasto 17 ore in consiglio con i miei colleghi di minoranza, perché lo avevo promesso ai cittadini – dichiara Spina – che mi chiedevano di insistere per il pagamento di bonus libri, fitti casa, green card, e consegna case popolari. Il consiglio è finito alle 8 di mattina e siamo andati direttamente a lavorare! Angarano consegna alla storia l’ennesima farsa di un consiglio dove non si capiva nulla negli interventi, dove l’unico atto urgente è stato ritirato (Corte dei Conti) e dove Angarano ha mostrato la sua vera indole politicamente cinica e violenta, costringendo consiglieri di opposizione a condizioni disumane per metterne a dura prova la resistenza, con gravi violazioni regolamentari e con maleducazione istituzionale mai verificatasi nella storia amministrativa biscegliese, con la ciliegina di un volgare e violento richiamo all’ordine al presidente del consiglio comunale Casella, che è stato così convinto a non rinviare il consiglio, come era suo potere, in considerazione del malfunzionamento visto da tutto il mondo della piattaforma comunale”.
“Non passerà senza conseguenze neanche questa violazione delle norme di legge e di regolamento condita dalla beffa che Angarano, anziché chiedere scusa, ha dichiarato che i ritardi del consiglio sono dipesi dall’ostruzionismo dell’opposizione e non da 4 ore di ritardi causato dalla sua scelta di una piattaforma digitale non adeguata. Tanti abusi, tante bugie – conclude Spina – ma tanto va la gatta al…..che ci lascia lo zampino”.