Dallo scorso 7 dicembre è partita la campagna nazionale #dallapartedelledonne che ha fatto tappa anche a Bisceglie. Il messaggio di Pro Vita & Famiglia, presente su manifesti e camion vela apparsi anche a Roma, Milano, Verona, e in numerose altre città italiane intende denunciare l’aborto farmacologico:

“Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva Ru486, mette a rischio la salute e la vita della donna e uccide il figlio nel grembo”.

“Ora la pillola Ru486 si può assumere fino alla nona settimana e in day hospital senza ricovero per una decisione presa dal Ministro della Salute Roberto Speranza – dichiara in una nota il Circolo territoriale Pro Vita & Famiglia Bisceglie – con le nuove linee guida di agosto fatte alla chetichella in estate, come ‘i ladri che vengono di notte’. Tutti si sono messi a festeggiare. Ma questa o è ignoranza o è frutto di una vergognosa manipolazione mediatica. Sapete che la Ru486 può causare emorragie, gravidanze extra uterine, infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e anche la morte? Per approfondimenti telefonare a Renate Klein, attivista pro-choice e femminista radicale”.

“Bisogna sapere che assumere la pillola Ru486 è dolorosissimo: sai quando inizi ma non sai quando finirà, possono passare tantissime ore – continua la nota – anche giornate intere prima che inizi il travaglio che provoca l’espulsione del bambino. Il 56% delle donne riconosce poi il figlio innegabilmente formato sulla propria mano o nel wc. E allora sì che il dolore è atroce, si è spesso da sole, in bagno, con la più grande bugia. E’ per questo che vogliamo risvegliare la conoscenza e le coscienze delle persone, perché non vengano raccontate falsità su questo farmaco tanto dannoso per le donne. Infine è da considerare che l’introduzione dell’aborto chimico ha aumentato il numero di abusi, di donne costrette da uomini ad abortire. E a casa, con l’aborto fai da te, i casi cresceranno ancora. Le donne si meritano una politica che davvero si occupi di loro – concludo gli esponenti di Pro Vita & Famiglia Bisceglie. Noi saremo divulgatori culturali di quella controinformazione che racconta questa profonda ingiustizia sul corpo delle donne”.