Saranno circa 105mila i pugliesi, 83mila professionisti della sanità e 22mila ospiti e dipendenti delle Rsa, a ricevere nella prima tranche di somministrazione, il vacino anti-Covid. Ad affermarlo è il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri.
Nella giornata di lunedì 14 dicembre le Regioni hanno consegnato al commissario i dati e, per la nostra regione, sono per l’appunto 105mila le persone cui servirà somministrare il vaccino nella battuta iniziale di metà gennaio. Rientrano tutti i dipendenti degli ospedali e delle Asl, compresi i dipendenti amministrativi, Sanitàservice e personale esterno; ospiti e collaboratori delle Rsa; medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Considerando quindi la necessità del richiamo, le dosi che verranno consegnate alla Puglia saranno circa 200mila.
Saranno undici gli ospedali individuati per lo stoccaggio delle dosi in consegna dalle aziende produttrici: si tratta di strutture idonee a conservare a meno 80 gradi il farmaco Pfizer.
In una seconda fase inizierà la vaccinazione per gli anziani, si partirà dagli ultra 80enni, quasi 255mila residenti. Il vaccino sarà effettuato su base volontaria.
Per la somministrazione di queste prime dosi il governo non metterà a disposizione personale in più rispetto al bando che è partito qualche giorno fa ma le Regioni credono che non vi sarà, per questa fase, una sufficiente disponibilità di personale.