Siamo all’ennesimo paradosso: ancora una volta dobbiamo subire critiche nell’osservare la legge e comportarsi con onestà e trasparenza amministrativa. L’articolo 78 comma 2 del Tuel (Testo Unico Enti Locali) recita: ‘Gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado’. Lo sostengono il Sindaco Angarano e gli Assessori Consiglio, Acquaviva, Naglieri, Parisi, Rigante, Sette e Storelli.

“In passato a Bisceglie abbiamo assistito a congiunti di amministratori che avevano terreni in zone espropriate ed edificate; a dirigenti comunali che salivano sui palchi elettorali. Noi non abbiamo mai avallato tali comportamenti del passato. Ed adesso che amministratori prendono atto spontaneamente – continuano – con onestà e rispettando la legge, dell’esistenza di situazioni di incompatibilità all’adozione del PUG siamo al grottesco che devono essere accusati di avere le mani legate. Tutto questo è francamente bizzarro. Consolidata giurisprudenza amministrativa ha chiarito che ‘l’astensione […] dalle deliberazioni assunte dall’organo collegiale deve trovare applicazione in tutti i casi in cui, per ragioni di ordine obiettivo, egli non si trovi in posizioni di assoluta serenità rispetto alle decisioni da adottare di natura discrezionale, con la precisazione che il concetto di ‘interesse’ del consigliere alla deliberazione comprende ogni situazione di conflitto o di contrasto di situazioni personali, comportante una tensione della volontà, verso una qualsiasi utilità che si possa ricavare dal contribuire all’adozione di una delibera’.

In maniera responsabile la Giunta ha agito per non rischiare di rendere annullabile un atto e ha deliberato di demandare agli uffici comunali ogni ulteriore adempimento necessario al completamento dell’iter procedurale per la formazione del Pug, in piena legalità e legittimità. La volontà dell’amministrazione – concludono Sindaco e Assessorri – è di portare avanti il Pug, bloccato da un decennio, senza rischi di rallentamenti”.