Il consiglio comunale “Question Time” è stato particolarmente pregno di contenuti per tutti i cittadini interessati alla questione della zona 167 di Bisceglie, il punto “Situazione di disagio “Zona 167″. Perdurante stato d’incuria a causa del non completamento delle opere di urbanizzazione secondaria” presentato dal consigliere Angarano ha avuto ampie spiegazioni da parte dell’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Valente.
In apertura il consigliere d’opposizione ha voluto ringraziare i presenti ed ha ricordato a giornalisti e cittadini che per questo tipo di sedute dell’assise cittadina non è previsto nessun gettone di presenza, quindi chi è presente lo è in maniera del tutto gratuita. Entrando nel vivo dell’argomento Angarano ha definito subito la zona 167 di Bisceglie come : “Il simbolo della periferia abbandonata a se stessa”. Tanti i problemi presentati in sede di interrogazione a partire dal completamento delle opere di urbanizzazione ancora ben lontane dall’essere ultimate e proseguendo per il verde pubblico della zona. Strettamente connesso alla questione del verde è il problema del randagismo che sembra aver colpito in pieno anche questa nuova zona della città. Altri disagi sono senz’altro quelli del posizionamento dei cassonetti in zone non proprio consone come ad esempio la pista ciclabile o addirittura sui blocchi di cemento che delimitano la stessa, ed ancora la situazione della segnaletica stradale verticale ed orizzontale ancora da completare e la situazione dei trasporti pubblici senz’altro da potenziare. Infine si è citato anche il problema della sicurezza, molti cittadini residenti nella nuova area periferica hanno lamentato problemi relativi alla sicurezza pubblica. Angarano ha anche sottolineato come i cittadini della 167 abbiamo espresso la volontà di creare una cooperativa di comunità per gestire autonomamente le aree verdi e la manutenzione delle strutture che saranno realizzate nell’area, sicuramente sarebbe un buon metodo per responsabilizzare i cittadini al mantenimento civile degli spazi pubblici.
L’ assessore ai lavori pubblici Vincenzo Valente ha subito ammesso la presenza di problemi relativi alle aree a verde sottolineando come la manutenzione sia stata appaltata dal comune ad imprese specializzate ma non sia ancora stata consegnata, pertanto il comune chiederà risposte e provvedimenti alle imprese stesse proprio nella fase di consegna di lavori e quindi di collaudo. Più complessa la situazione della segnaletica per cui sussistono più problemi contingenti tra cui lo smantellamento della vecchia linea elettrica, l’acquisizione di un suolo per cui il comune è in causa ed il riassestamento della pista ciclabile. Per quanto riguarda la questione delle opere di urbanizzazione l’assessore ha fatto sapere che presta partirà la realizzazione della scuola dell’infanzia, con ogni probabilità il cantiere sarà avviato attorno al 10 gennaio 2015 per essere poi concluso entro il 30 settembre dello stesso anno, in tempo utile per l’inizio delle attività della struttura. Per quanto concerne poi tutte le altre opere da realizzare Valente ha reso noto che c’è ancora da introitare una consistente quota degli oneri dalle cooperative e pertanto non si può procedere alla realizzazione di altro oltre l’asilo. Per quanto riguarda la chiesa che dovrebbe sorgere in zona l’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie non ha ancora sottoscritto l’accettazione del suolo concesso dal comune e pertanto anche quell’opera è in stand by.
Infine l’assessore ha chiuso parlando della questione dell’igiene e del decoro dicendo che l’amministrazione è assolutamente favorevole all’istituzione di cooperative di comunità e che si possono fare degli sforzi traversarli a tutte le forze politiche per far si che si realizzino. Inoltre dovrebbe essere ormai quasi pronto il piano per l’estensione della raccolta differenziata porta a porta anche a questa zona della città.
Angarano ha ringraziato l’assessore per le risposte ma ha ovviamente rimarcato che bisognerà capire come fare ora per finanziare tutte le altre opere di urbanizzazione previste. La speranza è ovviamente quella che il comune possa intercettare dei finanziamenti pubblici per dare il via alle opere necessarie al completamento della nuova area residenziale