Si è svolto, venerdì 21 novembre, presso il Casale San Nicola, il convegno sulla “Dieta Mediterranea” organizzato da GAL Ponte Lama, in collaborazione con il dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, il tour operator Gtourssrl e la e.RATIOsrl. Al centro dell’incontro, moderato dalla giornalista Lucia de Mari, le proprietà “nutraceutiche” (ovvero nutritive e farmaceutiche) degli alimenti alla base della cosiddetta Dieta Mediterranea, nominata qualche anno fa Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.
Subito dopo i saluti del presidente di GAL Ponte Lama Antonio Piazzolla, e dopo una breve introduzione della responsabile animazione e comunicazione Nadia Di Liddo, ha preso la parola la dott.ssa Annamaria Pasquadibisceglie, biologa nutrizionista ed esperta in alimentazione per la prevenzione dei tumori. La dottoressa ha sottolineato l’importanza di una dieta, intesa non come sacrificio bensì come “stile di vita”, equilibrata e povera di proteine animali e grassi saturi. Secondo l’OMS, infatti, l’80% dei casi di cancro nel mondo sono dovuti a fattori esterni, come l’ambiente in cui viviamo e le nostre abitudini alimentari. E’ necessario, ha sostenuto la dottoressa, garantire alle cellule del nostro sistema immunitario le sostanze indispensabili per il loro corretto funzionamento, evitando il più possibile gli zuccheri, che nutrono e fanno crescere in fretta i tessuti tumorali, e privilegiando prodotti biologici e cibi non trattati chimicamente.
La melagrana, denominata il “vaccino d’autunno”, è un esempio di alimento comune nelle nostre terre e allo stesso tempo ricco di sostanza nutritive. Essa ha infatti un’azione immunostimolante, tonifica ghiandole, ossa, cuore e vasi sanguigni e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari. La melagrana riduce inoltre il “colesterolo cattivo”, l’LDL, e aumenta quello “buono”, ovvero l’HDL. Ma possiamo citare anche la rucola, e le altre crocifere, ricche di proteine e carboidrati, di ferro e di calcio. Se mangiata cruda la rucola aiuta a rinforzare il sistema immunitario, mentre cotta ha un’azione purificante sul fegato. Fra gli altri cibi salutari sono stati menzionati l’avena, che con i suoi betaglucani tiene sotto controllo la glicemia postprandiale, le cicerchie e il carciofo, definito “protettore indiscusso del fegato”.
Ospite d’eccezione della serata è stato l’oncologo francese Philippe Lagarde, medico specializzato presso l’Università di Parigi, che ha parlato delle proprietà nutritive e benefiche dell’olio d’oliva. Lagarde si è detto “innamorato” degli oliveti così diffusi nel nostro meridione tanto da aver acquistato in Sicilia un terreno per la coltivazione dell’oliva a scopo terapeutico. L’olio, oltre alla presenza massiccia di polifenoli, basa le proprie capacità medicamentose sui suoi componenti minori, come il tocoferolo e lo squalene. Questi componenti, purtroppo, durante il normale processo produttivo, vengono sostanzialmente eliminati. Per questo è necessario che la raccolta delle olive avvenga in una determinata maniera, preferibilmente a mano, e che il lavoro del frantoio sia specifico e mirato a preservare queste sostanze nutritive.
Al dibattito hanno partecipato anche il dott. Gianni Lorusso, project manager ed il prof. Francesco Contò, direttore del dipartimento di economia dell’Università di Foggia. A portare i saluti dell’amministrazione il vicesindaco della città Vittorio Fata.