“Bat. Le mafie ci sono. Bisogna reagire: se non ora, quando?” è il tema dell’incontro tenutosi lo scorso 25 giugno allo Sporting Club di Bisceglie. L’evento è stato promosso dalla presidenza del Consiglio comunale, con il patrocinio della Città di Bisceglie.

In duecento tra autorità, forze dell’ordine, istituzioni, associazioni, ordini professionali, realtà produttive, parrocchie, scuole, e centinaia di spettatori collegati in streaming per “Mafie in provincia. Su la testa”. Per la prima volta insieme in un incontro pubblico, il procuratore di Trani Renato Nitti, il procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Giuseppe Gatti, l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie Mons. Leonardo D’Ascenzo hanno analizzato e approfondito il tema della penetrazione delle mafie nella sesta provincia pugliese.

Nel nostro territorio le mafie ci sono – hanno sottolineato i procuratori – fanno affari, affiliano intere generazioni. “Questo è un territorio in cui si sono allentati tutti i bulloni della legalità, vibra un po’ tutto. Se non reagiamo adesso sarà poi troppo tardi” – ha dichiarato il procuratore Nitti. “Se non ora, quando?” è riecheggiato anche nelle parole dell’arcivescovo D’Ascenzo che ha richiamato l’urgenza di “costruire un villaggio educativo” per strappare alle mafie locali l’illusione di dare una identità ai giovani. Bisogna offrire loro – ha detto il procuratore Gatti – una alternativa fatta di modelli di relazione, di libertà, di giustizia sociale, bisogna promuovere cioè “l’antimafia del noi”. 

Il quadro emerso dagli interventi è desolante, dal momento che “le mafie pugliesi sono le prime interlocutrici dei cartelli albanesi: la droga passa per Bisceglie, Molfetta, Vieste…” ha ricordato il dott. Gatti. Ma unanime è il messaggio lanciato con forza: bisogna coltivare speranza. Simbolo di questo vento favorevole gli interventi di due giovani studenti impegnati in percorsi di legalità. 

L’evento è stato moderato dal giornalista Rai Gianni Bianco e presentato dalla giornalista Grazia Pia Attolini. Presenti, tra le alte cariche, il sottosegretario di Stato Assuntela Messina e il viceprefetto Bat Michela Gandolfo. Hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e i sindaci delle città della provincia. In conclusione il presidente del Consiglio Comunale, Gianni Casella, ha auspicato una reazione forte delle istituzioni locali e l’inizio di un percorso di condivisione e concertazione con la comunità.