“Il Consiglio Comunale non avrebbe dovuto svolgersi viste le condizioni ambientali in cui ci si è ritrovati a riunirsi. La palestra della Galileo Ferraris, che ci ha ospitato, era un forno di oltre 40 gradi e le condizioni igienico sanitarie al limite dell’umana sostenibilità”. A dichiararlo è il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Amendolagine.
“In questo contesto infuocato e impraticabile, finalmente la maggioranza ha aperto uno spiraglio alle opposizioni. È stata infatti approvata all’unanimità dei presenti la mozione delle minoranze che chiedevano la convocazione di una conferenza dei servizi istruttoria per la redazione di una bozza di piano sulla sicurezza urbana e il contrasto alla criminalità. Dopo tre anni di battaglia su questo tema – prosegue il consigliere pentastellato – finalmente Angarano e i suoi hanno aperto gli occhi e hanno teso una mano alle opposizioni. Non c’è più tempo da perdere: il Ministro dell’Interno Lamorgese, inaugurando la Questura di Andria, ha ribadito qualche giorno fa come la Sesta Provincia ormai rappresenti la cerniera fra i clan del foggiano e del barese e la situazione è molto seria”.
“Dopo l’approvazione della mozione, i consiglieri di minoranza hanno chiesto il rinvio in seconda convocazione per poter consentire l’organizzazione del consiglio in un contesto igienico sanitario più consono, ma la maggioranza ha respinto la proposta. La minoranza ha quindi abbandonato l’aula”.
“In poco meno di mezz’ora, a tempo di record e con la velocità di un’alzata di mano a distanza di un minuto, i consiglieri di maggioranza hanno approvato il regolamento TARI, le tariffe TARI, il riequilibrio di bilancio, una serie infinita di debiti fuori bilancio (che sono diventati un inghiottitoio senza fondo) e hanno adottato una variante al PRG – dichiara – che prevede il cambio di destinazione ad uso residenziale di un’area attualmente ricadente nella zona di rispetto cimiteriale”.
“Su questo ultimo punto, la nostra battaglia non si ferma. Approfondiremo la fondatezza di alcuni aspetti tecnico amministrativi, su cui abbiamo alcuni dubbi, prima della approvazione definitiva di questa variante. Poniamo alcuni quesiti di taglio politico e di taglio tecnico all’amministrazione: che senso ha continuare ad emendare il vecchio strumento urbanistico quando, invece, sarebbe necessario discutere nel modo più ampio e approfondito possibile, anche con la città, del nuovo Piano Urbanistico generale? Costruire a ridosso dell’area di rispetto cimiteriale non potrebbe creare un pericoloso precedente derogatorio? La variazione di destinazione d’uso di quell’area dispone del parere favorevole (necessario) della ASL e della Valutazione Ambientale Strategica espressamente richiesta dalla Sovrintendenza, vista la presenza in zona di edifici di interesse storico?”.
“Sul punto, il Presidente della Commissione Urbanistica, il Consigliere Ruggieri si è astenuto. Anche lui ha qualche dubbio sulla natura speculativa dell’operazione? L’approvazione della lottizzazione per caso agevola immobili già presenti in zona con la creazione presso gli stessi di nuove cubature a piano terra? Anche in questo caso aleggiano interessi particolari da tutelare?”.
“Dulcis in fundo, un commento sul nuovo piano tariffario TARI: si toglie ai poveri per dare ai ricchi. Pur se c’è una leggera riduzione della quota fissa della TARI, il nuovo piano tariffario prevede che la quota variabile sia più onerosa in percentuale per le piccole abitazioni rispetto alle grandi. Un aumento che si è reso necessario anche per compensare il mancato introito della TARI da parte degli evasori che “contribuiscono” alla pulizia della città solo con il conferimento in modo anomalo dei rifiuti, riducendo alcuni siti a discariche a cielo aperto”.