Aveva destato un enorme clamore mediatico la vicenda del rimborso spese chiesto dal comune di Bisceglie alla famiglia Di Sia per la rimozione della salma della giovane Maria Dorotea morta in un incidente stradale su via Tommaso Todisco. Il sindaco Spina era prontamente intervenuto per bloccare il provvedimento di riscossione nei confronti della famiglia campana( leggi qui). Oggi la giunta comunale di Bisceglie ha deciso di istituire una chiara “disciplina di servizio per il recupero salme e servizi funerari prestati in occasione di incidenti o morti violente sulla pubblica via”, con la delibera N. 357 del 19/11/2014 il comune ha sancito: “Di assicurare il servizio di recupero della salma in caso di decesso sulla pubblica via, per incidenti o altri fatti violenti, su chiamata della pubblica autorità (A.G., Carabinieri, Polizia di Stato) prestando il servizio di trasporto fino al locale identificato come deposito di osservazione o se è il caso, all’obitorio, assumendo il conseguente onere a carico del bilancio comunale” . Ad essere incaricata agli interventi sarà la ditta con cui il comune ha già in essere il rapporto contrattuale per il recupero delle salme degli indigenti, la somma per il servizio è stata orientativamente stabilita sui 2.500 euro da impegnare nel centro di costo per i servizi della Polizia Locale. Tale disciplina stabilisce un chiaro protocollo a cui attenersi nei casi simili a quello tristemente noto della giovane Maria Dorotea Di Sia, l’atto eviterà in futuro qualsiasi impasse burocratica da parte delle autorità competenti.