La dodicesima edizione di Libri nel Borgo Antico, cominciata nel segno di Dante Alighieri con lo spettacolo itinerante ideato da Gianluigi Belsito, ha chiuso idealmente un cerchio dedicando la serata finale del festival ad Alda Merini, profonda conoscitrice dell’opera dantesca e poetessa accomunata da una intima consonanza con la condizione di “esilio” spirituale e materiale in cui si era trovato lo stesso Alighieri. Sul sagrato della Chiesa di San Giuseppe, nella struttura di Universo Salute – Opera Don Uva, è andato in scena lunedì 30 agosto il recital “Elettroshock”: un viaggio attraverso monologhi, aneddoti e versi della poetessa dei Navigli, con Antonella Ruggiero, Cosimo Damiano Damato e l’accompagnamento al pianoforte di Roberto Olzer.
Uno spettacolo di struggente poesia che è stato anticipato da un convegno in ricordo di Don Uva, condotto da Alfredo Nolasco in vista del centenario di fondazione dell’Opera. Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, Paolo Telesforo, amministratore delegato di Universo Salute – Opera Don Uva, e suor Annateresa Valentini hanno ripercorso l’intensa vita di Don Pasquale Uva, “il Massaro di Dio” capace di inventare un nuovo e moderno modo di concepire l’assistenza, fino a creare una rete che ha raggiunto gli angoli più estremi del mondo.
Sono stati questi gli eventi di chiusura di una dodicesima edizione che ha fatto registrare un’affluenza senza precedenti e ha catalizzato sulla città di Bisceglie e sull’intera regione le attenzioni dei media nazionali, come ricordato dal presidente della Giunta della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto in videocollegamento. Emiliano, nel suo saluto al pubblico, ha riconosciuto il contributo fondamentale di Libri nel Borgo Antico per la crescita e la notorietà della Puglia a livello nazionale, consolidando l’immagine della regione sempre più come una terra di accoglienza, di inclusione e di cultura. Libri nel Borgo Antico rivendica infatti una unicità nel panorama delle manifestazioni letterarie: un programma orgogliosamente costruito “dal basso”, condiviso con le case editrici e in grado di accogliere anche le candidature di talenti in erba, che avrebbero altrimenti difficoltà ad ottenere una visibilità paragonabile a quella offerta dal palcoscenico biscegliese.
Il borgo antico di Bisceglie, nei giorni del festival, non è solo un luogo di scambio di opinioni diverse e plurali, ma un ambiente in grado di generare continuamente proposte per il futuro della città e dell’evento stesso. Lo scorso anno, conversando con lo scrittore Roberto Costantini, è nata l’intuizione da cui poi è stato costruito il progetto de “I SoGNALIBRI”, percorso patrocinato dalla Luiss Guido Carli che ha permesso a decine di ragazze e ragazzi di immaginare un futuro professionale nell’ambito della cultura. Anche nel corso della dodicesima edizione, spettatori, volontari e ospiti del festival hanno fornito un importante contributo di idee e suggestioni per il domani, permettendo già di intravedere nuove possibilità di crescita. Libri nel Borgo Antico è un festival che si inventa costantemente con il contributo di tutti, sopra e sotto il palco, e che con ruoli e tempi diversi mette in moto una squadra di centinaia di persone che si dedicano in prima persona all’organizzazione della rassegna. Nella consapevolezza che non esiste stanchezza in grado di sovrastare l’emozione che si prova nel regalare alla propria città un evento di cui andar fiera.
Mancano 359 giorni alla tredicesima edizione di Libri nel Borgo Antico.