Il trenino nerazzurro corre verso la vetta! L’indiscutibile 3-0 rifilato al Brindisi, nella giornata che ha visto la capolista Fidelis Andria guadagnare lo 0-0 a Potenza grazie alle parate del suo portierino, ha fatto salire le quotazioni del Bisceglie al borsino del campionato.
Solo un punto separa ora gli stellati dai biancazzurri dell’ex Favarin, che rallentano dopo un filotto di sei vittorie consecutive. A quattro turni dallo scontro diretto del Ventura, in calendario il 21 dicembre, le tifoserie iniziano a scaldare i motori in vista di un derby di portata storica. Tornando all’attualità, il terzo successo di fila dei nerazzurri (quinto nelle ultime sei partite) ha svelato l’identikit di chi sarà l’anti Fidelis Andria. Il Bisceglie non solo ha battuto il Brindisi, ma lo ha dominato nell’arco dell’intero match, rendendolo inoffensivo nei suoi punti di forza e vincendo i duelli in ogni zona del campo. Il temuto tandem d’attacco biancazzurro, composto dal capocannoniere del torneo Molinari e Ancora, è stato neutralizzato dai mastini Anaclerio e Lanzolla. Il secondo 3-0 consecutivo è maturato grazie alle reti di Lacarra, Zotti e Patierno. Sbloccatosi a Pomigliano, Peppe Lacarra ha concesso il bis, aprendo le marcature dopo 8’ di gioco con una spettacolare rovesciata, che ha scatenato l’entusiasmo del Ventura, finalmente gremito, e spianato la strada del successo. Il raddoppio su rigore di Zotti, con annesso trenino, seguito dal tris di Patierno in chiusura, hanno reso corposo il risultato e spazzato via le flebili speranze brindisine di rilanciarsi attraverso il blitz al Ventura. Giustificata l’esultanza a fine partita del popolo nerazzurro, che ha applaudito e intonato cori verso i ragazzi di De Luca. Il prossimo turno vedrà il Bisceglie impegnato sul terreno dell’Arzanese, fanalino di coda, che alla 5^ giornata colse un pari (1-1) con l’Andria. Occhio, quindi, a non sottovalutare gli avversari ed evitare eccessi di euforia. Un gruppo forte e maturo non commette peccati di presunzione. Poi, con l’arrivo di dicembre, riaprirà il mercato e molte squadre cambieranno i connotati con gli organici smembrati o, al massimo, ritoccati. Cosa serve a questo Bisceglie per il definitivo salto di qualità? Attraverso l’analisi dei numeri emersi dalle prime dodici partite potremmo trovare qualche indicazione. La difesa, con 6 reti subìte in 12 gare (media 0.5), è la meno perforata dell’intera serie D (167 squadre), con quattro centrali di alto profilo ed un parco under affidabile. Un terzino di fascia sinistra, in alternativa ad Esposito (’96), potrebbe essere utile. A centrocampo, la collaudata coppia Guadalupi-Lanzillotta garantisce qualità e quantità ed in caso d’emergenza Logrieco è il più indicato ad arretrare in mediana. Tuttavia, un ricambio per la coppia di centrocampo sarebbe la soluzione ottimale. L’attacco, infine, con 21 reti in 12 gare (media 1.75), ha goduto dell’ottima vena realizzativa di Zotti (7) e Logrieco (5), che non sono prime punte. Dagli attaccanti di ruolo, Patierno (5), Lacarra (2) e Gallaccio (1), pur con i dovuti distinguo, è lecito attendersi di più. I rumors di radio mercato, pertanto, parlano di Gallaccio in partenza e del conseguente arrivo di una punta dall’alto profilo. A tal proposito, attendiamo nei prossimi giorni le prime mosse del d.s. Belviso per dedurre se potrà essere migliorato l’ottimo Bisceglie sinora ammirato.
Foto: Mastrodonato
Fonte: forzabisceglie.it