“La consulta comunale alla cultura biscegliese umiliata e degradata al ruolo di lottizzazione e compensazione politica”. Questo il giudizio del consigliere d’opposizione Francesco Spina relativamente alle recenti nomine dei membri della Consulta Comunale alla Cultura (LEGGI QUI), presieduta dall’ex assessore Loredana Acquaviva.
“Durante gli anni della mia amministrazione, le consulte biscegliesi, istituite per la prima volta e costitute con regolamenti che ne incentivavano l’apertura alla partecipazione cittadina, erano sempre guidate da persone estranee all’agone politico”, prosegue Spina. “In tal modo si voleva promuovere la dignità delle consulte e promuovere il confronto vero, non filtrato dalla politica, tra amministrazione e comunità. Tante volte ci sono stati confronti-scontri con le consulte su temi amministrativi, ma sempre costruttivi e improntati alla crescita della città”.
“Ora le consulte vengono umiliate con la prima riunione, effettuata a fine consiliatura, con le consulte stesse che scadono con la cessazione del mandato del sindaco”, attacca il consigliere. “La consulta alla cultura, in pratica, ha fatto la sua prima e forse ultima riunione. L’umiliazione più grande, tuttavia, è stata la scelta del Presidente della Consulta della cultura. Nulla da dire sulla persona, ma la presidente è proprio l’ex assessore alla cultura che, dopo essere stata defenestrata dal ruolo di assessore, è stata accontentata con il ‘contentino’ di presidente e volgarmente ‘ri-pagata’ per i suoi 66 voti conseguiti in Bisceglie Svolta alle elezioni”.
“L’uso della consulta alla cultura, senza aprirla alla società civile, come mero mezzo di compensazione politica, è la prova provata di come Angarano consideri la cultura biscegliese, subordinata alla politica e secondaria agli affari e interessi economici. Insomma, dopo la chiusura del teatro Garibaldi e delle tante strutture culturali della città voluta da Angarano & Co, un’altra volgare pugnalata alla identità culturale della nostra città”, conclude l’ex sindaco.