“I 30 mila euro che ogni anno destinava la mia amministrazione agli addobbi natalizi e alle luminarie, sono stati spesi per la partita dei politici di qualche giorno fa. Dopo la stangata degli aumenti Tari (altro che gli sgravi Tari promessi e giurati per il covid), Angarano e svoltisti vari preparano l’ultimo ‘evento’ e regalo natalizio ai commercianti e ai cittadini: “Natale al buio!”. Ad affermarlo è il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina facendo riferimento all’iniziativa “In campo per la legalità”, organizzata dalla Prefettura di Barletta Andria Trani e dal Comune di Bisceglie (con il patrocinio della Regione Puglia), che ha avuto luogo lo scorso 13 novembre allo stadio “Gustavo Ventura” di Bisceglie (leggi qui).
“L’amministrazione Spina stanziava ogni anno almeno 30 mila euro per contribuire in favore dei commercianti biscegliesi per l’installazione delle luminarie e per l’albero di Natale al Palazzuolo. Si discuteva ogni anno – prosegue – se le luminarie fossero complete e si cercava di rispondere alle esigenze dei commercianti spingendosi fin dove si poteva verso le zone pur distanti dal centro ma particolarmente vive sul piano commerciale, nei limiti del bilancio comunale. Si discuteva se il mastodontico albero in piazza fosse più o meno bello degli anni precedenti”.
“Ora la ‘Svolta’, nonostante i grandi gettiti di contributi e risorse straordinarie covid da parte di Stato e Regione, non ha più soldi in cassa e ha pensato bene di tagliare la testa al toro: siamo ormai a dicembre e luminarie natalizie e alberi di Natale niente! Al limite i biscegliesi prosegue il consigliere comunale – possono vedere un fungo che è nato in piazza, assolutamente avulso dal contesto natalizio. Per vedere qualche piacevole addobbo bisogna spostarsi nelle città limitrofe, dove da molti giorni ormai sono state montate luminarie e splendidi addobbi natalizi”.
“In compenso, Angarano si è fatto con quei soldi un pò di selfie con la partita di qualche giorno fa costata, udite udite, 30 mila euro (25 mila per adeguare gli spogliatoi alle esigenze dei politici e 5 mila euro per spese di rappresentanza) – conclude Francesco Spina. Siamo ormai alla parodia di una vita amministrativa normale e tra qualche giorno dirò che altro hanno combinato nell’ultimo consiglio comunale”.