“In consiglio comunale ho denunciato le proroghe infinite dell’appalto dell’igiene urbana e le falsificazioni della programmazione comunale causata dall’occultamento sistematico dei debiti fuori bilancio, che emergono solo dopo i pignoramenti in tesoreria. Addirittura, spesso, anche dopo i pignoramenti presso la tesoreria i debiti non vengono portati a riconoscimento nell’esercizio di competenza, alterando il risultato annuale finale del conto consuntivo”. Così parla Francesco Spina, consigliere comunale di opposizione, attraverso una nota.

Aver ascoltato la pagliacciata che ci sono in cassa 20 milioni di euro senza specificare che sono questi soldi dei cittadini, erogati da Stato e Regione per questioni sociali (covid, fitti casa, bonus libri), trattenuti indebitamente nelle casse comunali, che il Comune non distribuisce subito alle gente bisognosa in modo colpevole – commenta – ha dimostrato la mala fede di chi tenta di giustificare le proprie colpe, evidenti ormai a tutti, soprattutto ai revisori dei conti”.

“Il Comune non può funzionare come un’impresa familiare privata o come una masseria, ma ha regole certe di gestione e programmazione che non possono essere derogate da chicchessia – conclude Spina – a discapito e danno dei cittadini che vedono ogni giorno aumentare tariffe e tasse sulle loro teste”.