Stefy, Tsunami e Roxanne. Sono i nomi delle tre tartarughe liberate la mattina di domenica 30 novembre al largo delle acque di Bisceglie dai volontari del Centro recupero tartarughe marine di Molfetta coordinato da Pasquale Salvemini.
I tre esemplari di caretta caretta, uno di dimensioni più grandi, Tsunami, chiamata così per la sua particolare vivacità, e le altre due più piccole, erano state salvate dai pescatori del motopeschereccio “La nuova Giovanna”, dei biscegliesi Michele Monopoli e Pietro Dell’Olio.
Le tre tartarughe, dopo essere rimaste impigliate nelle reti da pesca, sono state sottoposte a visite veterinarie e poi sono rimaste ricoverate nel Centro recupero tartarughe per quindici giorni. Le loro condizioni di salute erano buone sin dall’inizio e così è stata possibile la loro liberazione in tempi abbastanza stretti, per la gioia dei tanti bambini presenti e curiosi di guardare da vicino uno degli animali che destano più simpatia e tenerezza tra i più piccoli.
“È bene ricordare che questi animali, se rigettati subito in mare dopo essere liberati dalle reti, rischierebbero la vita”, sottolinea Angela Digeo, del Centro recupero tartarughe marine di Molfetta, che ogni giorno si occupa di accudire con amore e passione le tartarughe. “Spesso negli esemplari morti, un centinaio recuperati nel 2014 nel litorale tra Barletta e Mola di Bari, riscontriamo il prolasso della cloaca, probabile sintomo di annegamento. Se le tartarughe, sfinite dopo essere rimaste impigliate e provate dalla molta acqua ingerita, vengono subito liberate dai pescatori, rischiano di morire”.
Emozionante il momento della liberazione, quando Stefy, Tsunami e Roxanne hanno ripreso a nuotare in mare aperto, riacquistando la propria libertà dopo un piccolo periodo di necessaria convalescenza.
Ed è particolarmente edificante l’effetto emulazione che si sta ingenerando nei pescatori della nostra città, sempre più sensibili ed attenti alla tutela delle tartarughe marine. La settimana scorsa, infatti, un altro motopeschereccio biscegliese è stato protagonista di un importante salvataggio di caretta caretta. Questa volta gli eroi sono stati i membri dell’equipaggio del motopesca “Argonauta”, in particolare Andrea e Domenico Napolitano. I due hanno consegnato al centro tartarughe marine di Molfetta un esemplare di caretta caretta di circa 50 cm di lunghezza carapace.
Molto soddisfatto Pasquale Salvemini, che ha commentato cosi il gesto: “È un ottimo segnale che testimonia l’espandersi dell’attenzione e della sensibilità verso questi animali da parte degli operatori della pesca, un risultato del tutto soddisfacente per la tutela delle tartarughe marine”.