Nel percorso di recupero della memoria delle vittime del nazifascismo, la sezione cittadina dell’Anpi ricorda l’uccisione, avvenuta 77 anni fa, il 12 febbraio del 1945, di un nostro concittadino: Giuseppe Mazzone.
Mazzone, nato a Bisceglie il 19 aprile 1922, fu arrestato dalla feroce polizia autonoma “Sicherheits Abteilung”, formazione della RSI, nel comune di Rocca de’ Giorgi (PV) e fucilato insieme a un compagno il 12 febbraio 1945. La polizia autonoma “Sicherheits Abteilung” era costituita da fascisti alle dirette dipendenze del Comando Tedesco nel nord Italia (162° divisione) e attiva nei territori dell’Oltrepò Pavese, zona in cui fecero 137 vittime in 66 agguati.
“Se, purtroppo, di biscegliesi uccisi dalla violenza nazifascista ce ne sono altri, la nota di rilievo è la presenza di una lapide in ricordo del biscegliese Giuseppe Mazzone e di Cudemi Michele, nel luogo dell’eccidio, nel comune di Rocca de’ Giorgi (PV)”, scrive la presidente ANPI di Bisceglie, Rosalba D’Addato.
“Su sollecitazione di un nostro iscritto, il consigliere comunale Peppo Ruggieri, avvieremo delle ricerche per ricostruirne la storia, in collaborazione con l’ANPI di Pavia, già gemellata con la sezione provinciale ANPI BAT per la più nota vicenda del partigiano barlettano Francesco Gammarota, che ebbe salva la vita grazie all’aiuto della partigiana Anna Mascherini”, spiega D’Addato. “Certo è che, in una valle dell’Oltrepò Pavese, è ancora viva la memoria di un nostro concittadino ucciso dai nazifascisti nel fiore della sua giovinezza. Lo ricordiamo e facciamo memoria proprio nel giorno dell’anniversario della sua uccisione”.