“L’Amministrazione Angarano, dopo avere suscitato illusorie aspettative di cambiamento e disatteso le mirabolanti promesse elettorali, si è rivelata un autentico danno per la Città”. Con queste parole comincia il duro comunicato stampo firmato da Francesco Napoletano, consigliere comunale d’opposizione per il gruppo “Il Faro”.

“Il Sindaco Angarano, a metà strada tra il fanciullino pascoliano ed il pavido Don Abbondio manzoniano, appare timoroso della sua stessa ombra e per nulla incline ad assumersi ogni minima responsabilità”, prosegue Napoletano. “È opinione diffusa che venga portato per mano dai dirigenti comunali e da taluni esponenti del vecchio ceto politico. Il risultato è il degrado cittadino, che è sotto gli occhi di tutti. Non a caso, i cittadini, anche quelli che, ormai pentiti, hanno sostenuto Angarano, si augurano che questa Amministrazione vada a caso quanto prima”.

Il consigliere d’opposizione però non limita i propri fendenti al sindaco attualmente in carica: “Non tutte le responsabilità sono attribuibili per intere a questo Sindaco, che ha ereditato ed aggravato le indubbie manchevolezze dei suoi più recenti predecessori, che, pure, smaniano per ritornare”. Il riferimento, esplicito, è anche al Partito Democratico di Bisceglie, che, secondo quanto scrive Napoletano, “nel 2018 s’inventò un candidato sindaco debole, per bene che fosse, che spaccò il centrosinistra e determinò la vittoria di Angarano e delle destre, di cui la Città sta pagando le conseguenze”. 

Riferendosi alla candidatura di Vittorio Fata, il consigliere d’opposizione scrive: “Mi auguro, come sembrerebbe, che non perseveri nell’errore e lavori per unire e non per dividere, a tutto beneficio di chi, negli intenti, si vorrebbe sconfiggere. Mettere bandierine di partito, sempre e comunque, non mi sembra un buon affare e potrebbe favorire un’altra e peggiore sconfitta per la Città. Né è corretto partecipare al tavolo del centrosinistra e, contemporaneamente, percorrere in proprio altre strade”.

“Rompere l’unità delle forze di opposizione per finalità personali rappresenta un grave errore politico, che rischia di fare il gioco proprio di coloro che si vorrebbe mandare a casa. Bisogna partire dalle cose da fare e solo dopo si deve decidere, insieme e non dall’alto, chi debba guidare una coalizione alternativa di governo. Agli uomini politici avveduti si chiede responsabilità, non vanità; generosità, non egoismo incontrollato. Deve essere chiaro che prima vengono gli interessi della Città e poi quelli, pur legittimi, dei singoli”, avverte Napoletano.

“È ora di finirla con la proposizione di una miriade di liste civiche fasulle, che costituiscono una perversione della democrazia, un utilizzo strumentale di candidati ed un modo per abbindolare gli elettori. E che dire della malsana abitudine di taluni di promettere, già oggi, assessorati e cariche istituzionali a chiunque, pur di conquistare consensi? Questi metodi vanno definitivamente banditi dalla vita pubblica. Sia chiaro, però, che un reale processo di cambiamento e di rinascita cittadina deve tenere fuori gli opportunisti, i trasformisti e tutti coloro che, ora da una parte, ora dall’altra, intendono la politica come raggiungimento di un tornaconto personale. Se si vuole essere credibili verso i cittadini, bisogna tenere questi soggetti fuori da ogni percorso politico”, conclude Napoletano.