Sono tornati ad aprirsi, dopo quasi dieci anni, i cancelli delle Grotte Santa Croce di Bisceglie, un sito archeologico di valenza internazionale scoperto nella metà degli anni 30 da Francesco Saverio Majellaro, insediamento dell’uomo dal Neolitico al Paleolitico, luogo oggetto di autorevoli studi e campagne di scavo che hanno portato alla luce, tra i tanti importanti reperti, il femore di un Uomo di Neanderthal e una stuoia in fibra vegetale risalente al Neolitico antico, unitamente a pitture parietali.
Le Grotte potranno tornare ad essere aperte al pubblico da domani, domenica 3 aprile, dopo l’esecuzione di lavori di consolidamento statico realizzati nell’autunno 2021 dai proprietari e gestori del sito, il Gruppo Scout di Bisceglie, e regolarmente collaudati da un tecnico terzo che ha verificato la regolarità degli interventi. Stante l’assoluta sicurezza del sito, il Sindaco Angarano ha potuto firmare l’ordinanza con la quale si revocava la chiusura.
Il Comune di Bisceglie e in particolare l’Ufficio Tecnico Comunale, in linea con l’indirizzo dell’Amministrazione Angarano, dal 2018 hanno agito in qualità di soggetto capofila ed aggregatore dei soggetti coinvolti per gli aspetti geomorfologici, ingegneristici e di pubblica sicurezza, coordinando e conferendo un’accelerazione decisiva al lungo e complesso iter burocratico-amministrativo.
“Siamo particolarmente emozionati per la restituzione alla collettività di un sito straordinario e unico per le sue caratteristiche”, ha sottolineato entusiasta il Sindaco Angarano nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina all’ingresso delle Grotte di Santa Croce. “Abbiamo sentito moltissimo la mancanza delle Grotte che ora potranno tornare ad essere patrimonio della collettività, fonte di cultura e conoscenza, meta di migliaia di turisti e studenti, con ricadute indubbiamente positive sul turismo, l’economia e l’occupazione della nostra Città. In questo senso stiamo lavorando per l’inserimento di Parco Lama Santa Croce nelle aree naturali protette regionali così da mettere in rete le Grotte, il nostro vasto patrimonio di dolmen e casali unitamente al museo archeologico. Così creeremo ulteriori opportunità di destagionalizzazione dell’offerta turistica e renderemo Bisceglie sempre più competitiva, non solo per il mare ma anche per le ricchezze del nostro agro. Grazie di cuore a Mimmo Rana e al Gruppo Scout per aver resistito alla lunga chiusura e per l’impegno che continueranno a profondere per la promozione e valorizzazione delle Grotte Santa Croce”.
“Dopo nove anni, sette mesi e ventiquattro giorni, dopo aver eseguito lavori di messa in sicurezza regolarmente collaudati e dopo uno sforzo economico non indifferente sopportato dalla nostra Associazione, termina finalmente il nostro incubo peggiore vissuto in tanti anni di dedizione e valorizzazione delle Grotte”, ha dichiarato Mimmo Rana, Presidente del Gruppo Scout di Bisceglie. “Ora riprendiamo il discorso di divulgazione storica e culturale nei confronti della Comunità e dei tanti visitatori che verranno a trovarci, a partire dalle nuove generazioni dei nostri Scout. Ci auguriamo di riprendere ad operare in rete con le Istituzioni locali al più presto per raggiungere risultati che faranno onore alla nostra Città ancora una volta. E intanto gli Scout continueranno a custodire questo nostro grande tesoro”.
“Il senso di appartenenza che Mimmo Rana, Pasquale Todisco e il loro gruppo Scout hanno per questo luogo li ha portati a non desistere e ad ottenere la riapertura”, ha commentato l’Ing. Fabio Paccapelo, progettista e direttore dei lavori eseguiti. “In questi anni, anche grazie al prezioso supporto del prof. Reina, abbiamo cercato di rispondere con ‘buon senso tecnico’ alle problematiche evidenziate a vario titolo dagli enti coinvolti, fornendo gli elementi per definire le reali condizioni di sicurezza del sito e individuare quegli interventi di messa in sicurezza necessari a restituire a questa comunità la possibilità di fruire di questo bellissimo sito”.
“Con Ordinanza Sindacale 159 del Luglio 2012, la grotta di Santa Croce, è stata interdetta al pubblico per motivi di sicurezza”, ha rimarcato il Prof. Alessandro Reina, geologo e docente del Politecnico di Bari. “Ci sono voluti ben dieci anni durante i quali sono stati elaborati degli studi volti alle verifiche di stabilità e alla determinazione delle reali condizioni di sicurezza. La conclusione di questi studi ha permesso di indicare quegli interventi di messa in sicurezza necessari al riportare l’apertura al pubblico del sito archeologico-carsico. La riapertura della Grotta in sicurezza restituisce al pubblico la possibilità di visitare un bellissimo e unico ambiente carsico che ospita un rilevante sito archeologico”.