Il 2 aprile scorso, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, istituita dall’ONU nel 2007 con lo scopo di sensibilizzare le comunità e i cittadini degli Stati membri delle Nazioni Unite alla conoscenza di questo disturbo, la scuola “Riccardo Monterisi” di Bisceglie ha celebrato la giornata promuovendo nelle classi un lavoro di consapevolezza e di riflessione, volto ad accrescere la conoscenza e la sensibilità sul tema delle differenze individuali, favorendo la qualità dell’inclusione scolastica e sociale. 

Le studentesse e gli studenti hanno infatti partecipato all’incontro online tenutosi in videoconferenza con la presidente dell’associazione Con.Te.Sto, Raffaella Caifasso, che ha illustrato l’operato dell’Associazione sul territorio, rivolto a supportare le famiglie e i soggetti affetti da sindrome dello Spettro Autistico. La Cooperativa S.a.i.d., gestore del Servizio di Assistenza Educativa Specialistica per l’autonomia e la comunicazione rivolto agli alunni disabili frequentanti le scuole del territorio, ha presentato l’evento “La Gioia è Blu”, incentivando la realizzazione di opere (disegni, fotografie, cartelloni, installazioni, ecc.) con l’uso delle tonalità del blu, avente come tema “La Gioia di… conoscere e condividere”. 

Gli alunni della scuola, animati da uno spirito cooperativo, hanno realizzato dei lavori creativi digitali che li hanno visti protagonisti di un momento di riflessione e di partecipazione attiva per acquisire una maggiore consapevolezza  della diversità, in un’ ottica di inclusione e condivisione. Tra i tanti lavori presentati, l’Associazione Con.Te.Sto.ha premiato la 1^I per la realizzazione di un video realizzato in collaborazione con i docenti di classe, arricchito di disegni, cartelloni e foto in cui gli alunni hanno reinterpretato la celebre canzone di Rino Gaetano ‘Ma il cielo è sempre più blu’, in una versione emozionante ed entusiasmante. 

La comunità scolastica della “Monterisi”, unitamente alla dirigente scolastica prof.ssa Lucia Scarcelli, è da sempre molto sensibile al tema dell’inclusione perché fermamente convinta che l’educazione inclusiva, se realizzata garantendo i giusti sostegni sia di natura didattica che educativa e sociale, a partire dalla tenerissima età, contribuisce, senza alcun dubbio, a cambiare le traiettorie di vita delle persone nello spettro autistico. Infatti, con l’aumento delle conoscenze e delle competenze, si riescono a migliorare gli aspetti comportamentali e relazionali che sono alla base di ogni futuro miglioramento anche negli altri nei diversi contesti. Per fare questo occorre avere sia un corretto approccio culturale, appunto pienamente inclusivo, che agire sinergicamente ed in regime di corresponsabilità con gli operatori dei servizi abilitativi e riabilitativi, la famiglia e il territorio di riferimento.