“Dopo celebrazioni e consigli più politici, si torna in aula a discutere di provvedimenti specifici uno dei quali ha riguardato il regolamento TARI”. Ad avviare un momento di riflessione sul tema in questione è il consigliere comunale di opposizione Enrico Capurso, Capogruppo Lista Il Faro-PCI.

“Si tratta di un regolamento che contiene ancora troppe incongruenze e ingiustizie che non vengono risolte: ad esempio, secondo l’attuale regolamento – spiega Capurso – se un giovane va via da casa per vivere da solo o creare un nuovo nucleo familiare, inizia a pagare la TARI dal momento esatto in cui registra la nuova utenza (es. al momento dell’allaccio delle utenze). Peccato, però, che a fini TARI continuerà comunque a far parte del proprio nucleo familiare fino alla fine dell’anno, sicché la sua famiglia di origine pagherà anche la sua quota come se continuasse a vivere a casa. Questo significa che per casi come questi, il Comune incassa il doppio! Lo stesso in caso di decesso di un componente del nucleo familiare: la riduzione varrà solo a partire dall’anno successivo e per i mesi di quello in corso si continuerà a pagare”.

“Ho appena provato a proporre dei correttivi – afferma il consigliere di opposizione – anche per risolvere il problema sollevato dai tanti che chiedono delucidazioni al comune in merito e spero continuino a farlo anche in futuro, continuando a tutelare i propri diritti se del caso anche impugnando le cartelle. Basterebbe semplicemente introdurre delle finestre di computo mensili o anche trimestrali, senza aspettare l’anno successivo, per evitare di pagare tributi per servizi non goduti. Ma l’amministrazione come al solito ha tirato dritto e anzi ha eliminato alcune delle agevolazioni previste nella fase di emergenza”.

“Speriamo ogni volta che quando si discute di TARI lo si faccia per nuove agevolazioni o per ridurre la percentuale di tributo che va al comune – conclude nella sua nota Enrico Capurso – visto che i prezzi aumentano un po’ ogni dove, ma di sostegni validi non se ne vede l’ombra”.