“Con determinazione n. 608/2022, il Comune concede un contributo di 24 mila euro a un’associazione culturale Tranese, mentre alle associazioni biscegliesi zero. L’estate astronomica è cominciata senza una programmazione seria e, soprattutto, non ci sono contributi per le associazioni culturali biscegliesi”. A scriverlo è il consigliere d’opposizione Francesco Spina, in riferimento al contributo che il Comune di Bisceglie ha destinato all’Associazione Culturale Trani Tradizioni per la realizzazione della Rievocazione Storica nell’ambito della 1a edizione “I tre Santi della Sagina”.
“Se qualche associazione biscegliese chiede almeno l’anfiteatro sul mare per organizzare qualche manifestazione, il prezzo stabilito dal Comune è salatissimo: 400 euro per la locazione di una serata-tariffa stabilita dalla Svolta”, prosegue Spina. “Insomma, per avere dall’amministrazione Angarano-Silvestris contributi culturali o sociali, devi essere consigliere comunale e votare il bilancio, oppure devi essere forestiero. Non c’erano associazioni culturali biscegliesi che fossero capaci di organizzare con quella somma di 24 mila euro la Rievocazione dei nostri Santi Patroni? Per la settimana Santa o per il Giubileo dei Santi Patroni del 2017 le risorse furono affidate alle associazioni e organizzazioni cittadine per organizzare eventi rappresentativi identici”.
“Al comitato feste patronali non si poteva concedere un contributo più cospicuo e far organizzare anche l’evento della rievocazione, anziché devolvere a un’associazione Tranese un contributo così grande?”, si legge nella nota stampa firmata dal consigliere di minoranza. “Don Pasquale Uva, i Santi Patroni e anche le manifestazioni di cultura dialettale biscegliese sono ormai di dominio tranese, con Bisceglie che ha smarrito ogni dignità e identità culturale. Insomma, a Bisceglie ci sarà un’estate a pagamento solo per i biscegliesi, con l’unico concerto previsto che costa 40 euro a persona, senza eventi gratuiti come Battiti Live o i grandi concerti di Gigi D’Alessio e altri grandi nomi in piazza e nei quartieri, come avveniva con le precedenti amministrazioni”.