“Siamo felici che Bisceglie abbia avuto la Bandiera Blu per le spiagge di Salsello e la Salata; e siamo contenti che siano stati aggiunti servizi igienici sulla nostra litoranea. Sempre in ottica propositiva e di miglioramento dei servizi offerti, vogliamo richiamare l’attenzione degli Amministratori e della cittadinanza sull’impatto estetico che ha provocato l’installazione dei bagni chimici rossi-verdi-grigio-bianchi in plexiglass aggiunti su tutto il litorale”. Parte con queste parole la nota di Spazio Civico.
“Al fine di migliorare l’impatto estetico dei bagni chimici, proponiamo di mutuare gli stessi principi che codesto Comune chiede alle occupazioni dehors, ovvero:
– Armonicità della struttura con il contesto in cui viene installata (in quanto la stessa va costituire anche arredo urbano),
– L’utilizzo di colori specifici a seconda della zona in cui ricade l’installazione, con predilezione di strutture in legno (come avviene per i chioschi) invece che in plastica.
O magari, visto che i bagni chimici installati sono in noleggio e non acquistati a titolo definitivo, perché non sostituirli con un modello più adeguato magari che richiami un paesaggio più naturalistico e non un cantiere edile?”.
“Dal punto di vista economico invece, nella Seconda Spiaggia, ma anche in altre spiagge biscegliesi (ad es. vicino la Balconata e all’Anfiteatro), sono presenti dei locali in pietra perfettamente integrati con la spiaggia, per i quali abbiamo sostenuto a suo tempo un costo per la realizzazione; successivamente un ulteriore costo per l’intervento di muratura, per poi vederli chiusi e inutilizzati. Ma allora perché non recuperare questi locali e metterli a norma e a servizio dei cittadini? Si andrebbe a valorizzare l’investimento fatto anni orsono, migliorare la bellezza della spiaggia e completare i servizi offerti creando altre spiagge attrezzate con bagni e docce; quindi risparmiare sui canoni di noleggio dei bagni chimici dei prossimi anni. Per quanto riguarda la gestione degli stessi, si potrebbe fare come a Salsello, dove la gestione dei servizi igienici è data in concessione onerosa a terzi; o, meglio ancora, si potrebbero utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza. Se si teme che questi locali possano venire usati in maniera impropria, allora si potrebbero mettere dei mezzi di controllo, videosorveglianza o installare (mai fatto prima) porte o cancelli per mettere in sicurezza l’area”.
“Siamo consci che per farlo occorra del tempo – dichiarano gli esponenti di Spazio Civico – ma se c’è la volontà politica si può fare tutto, anche realizzare una spiaggia ex novo. Sarebbe bello se, oltre a occuparsi della litoranea di ponente (vedasi spiagge zona Anfiteatro e per ultimo gli ulteriori “lavori straordinari” per 27.000 euro riservati alla sola zona di ponente – Del. di Giunta Comunale n. 127/2022), si facesse anche qualche intervento importante nella più “sfortunata” zona di Levante. E magari chissà, riuscire un giorno ad avere la bandiera blu (o anche la bandiera lilla) in queste spiagge meno blasonate”.