“L’orchestra provinciale di Bisceglie, sabato, nell’unico teatro rimasto aperto (l’anfiteatro Mediterraneo), dopo la chiusura del teatro Garibaldi e del Don Luigi Sturzo (polmoni culturali della precedente amministrazione comunale), è stata ‘accolta’ (circa 100 componenti tra musicisti e coristi) con il dramma vissuto da un corista che è stato colpito sul braccio da una vetrata caduta dopo l‘apertura della porta del bagno. Sarebbe potuta succedere una tragedia”. A riportare quanto accaduto è il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.
“I selfie e le autocelebrazioni di Angarano, che non ha fatto in 4 anni neanche un’opera pubblica ma in compenso ha il record nazionale delle chiacchiere a vuoto, costano parecchio ai biscegliesi. Non solo in termini di stipendi inutili al sindaco e ai suoi amici e consulenti – continua – ma soprattutto in termini di rischi per l’incolumità fisica per i cittadini”.
“Il sindaco, già sotto processo per una trave caduta nel centro storico in testa a un cittadino (salvatosi miracolosamente dopo il ricovero in ospedale), non si è spaventato ancora e, invece di lavorare in città per la manutenzione e la cura delle strutture pubbliche e del verde – afferma il consigliere di minoranza – perde tempo in questi giorni a offrire rinfreschi a pochi intimi con i soldi dei cittadini e a salire sulle barche dei turisti che vengono a Bisceglie, per farsi fotografare sulle barche di lusso. Intanto, le piante della città si seccano ogni giorno e alcune sono già cadute in questi anni anche in piazza V. Emanuele, sfiorando le teste dei cittadini che passeggiavano. Si sono aperte voragini nelle strade con autovetture risucchiate dall’asfalto ceduto; nella scuola di Via Fani una operatrice scolastica ha visto sprofondare sotto di se la pavimentazione della scuola. Ogni giorno, insomma, i cittadini rischiano la propria incolumità circolando per la città e frequentando le strutture comunali”.
“Ma gli incoscienti della svolta di Angarano e Silvestris hanno avuto solo un pensiero in questi mesi: istituire una tariffa di 350 euro per chi deve chiedere la concessione del teatro Mediterraneo (che dall’amministrazione Spina veniva concesso gratis) per una serata; ma i soldi che incassano, però, non li spendono per le manutenzioni ma per i loro consulenti e fotografi, con la conseguenza che la città sta crollando a pezzi proprio a causa della loro incuria e incapacità”.