Le associazioni Movimento civico Articolo97, Associazione Ripalta Area Protetta – Federazione Nazionale Pro Natura hanno deciso di inviare una lettera alla Prefettura della BAT, all’ANAS, al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BAT e ai comuni di Bisceglie e Trani affinché si possa trovare una soluzione alla problematica dei rifiuti abbandonati da mesi nelle piazzole di sosta e sulle complanari della Strada Statale 16.

Le associazioni chiedono la rimozione dei rifiuti abbandonati illegalmente nelle piazzole di sosta della SS16, ai sensi dell’art. 14 del Codice della Strada, la bonifica dei siti direttamente o indirettamente inquinati dai rifiuti abbandonati nelle aree segnalate in ossequio all’art.192 del D.Lgs 152/06, di accertare se sussiste un rischio igienico sanitario derivante dall’abbandono dei rifiuti, che vengano installati cartelli che vietino l’abbandono dei rifiuti e siano accertate eventuali inosservanze alle disposizioni di Legge e che venga intensificata la sorveglianza, anche con l’ausilio di mezzi tecnologici, dei siti interessati dall’abbandono dei rifiuti.

“Entro tre giorni il comune territorialmente competente, per il tramite del soggetto gestore del servizio di igiene urbana, dovrebbe procedere autonomamente alla raccolta ed allo smaltimento a discarica dei rifiuti rinvenuti durante i servizi manutentivi. Ma evidentemente ci sono difficoltà nell’applicazione di questo protocollo, per cui i rifiuti stazionano per mesi abbandonati a se stessi, disperdendosi nel territorio circostante”, si legge nel comunicato stampa.

“Attendiamo dunque una risposta dalle autorità competenti e chiediamo un rapido intervento per lo smaltimento di tutti i rifiuti. Auspichiamo che vengano adottate tutte le misure necessarie a prevenire l’abbandono della spazzatura e che i trasgressori siano perseguiti a norma di Legge. È necessario che Prefettura, Regione, Comuni, ANAS e tutte le parti in causa si mettano d’accordo affinché si provveda con regolarità alla rimozione dei rifiuti, evitando questi orribili ed indecenti accumuli che deturpano il bellissimo e tanto amato paesaggio pugliese e mettono a rischio la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.