Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Sergio Salerno, presidente del consorzio Pasticceri Biscegliesi in riferimento all’articolo pubblicato il 10 dicembre sulla Gazzetta del Nord Barese, intitolato «Dopo tante “imitazioni” TraniArticolo gazzetta sospiro aspetta risposte da Spina», a firma di Franco Caffarella (foto a destra):

“Mi preme precisare quanto segue per tutelare il lavoro dei pasticcieri biscegliesi fondato su sani principi come Lealtà, Sacrificio, Amore, Passione.

Nel succitato articolo, dopo aver elencato quelle che ritiene una serie di idee, iniziative e manifestazioni partorite da Trani e “imitate” da Bisceglie, il giornalista scrive: “Trani è una Città della rete di Slow Food e Bisceglie si propone per un presidio slow con il sospiro a quel Salone del Gusto di Torino in cui Trani era presente quando la Regione non lo aveva ancora scoperto”.

Al di là di ogni sterile campanilismo sociale e politico, concetto ormai desueto al giorno d’oggi, in una logica di sinergia dei territori, cooperazione e collaborazione finalizzata alla crescita comune, mi preme innanzitutto sottolineare che il consorzio dei pasticcieri biscegliesi è assolutamente apolitico e apartitico e nel suo Dna è un progetto che vuole rappresentare in primis la città di Bisceglie, i suoi cittadini e le sue tradizioni, ma anche il territorio, la provincia di Barletta Andria Trani e la Puglia nel mondo.

Quindi, ringraziando doverosamente una buona politica che ha creduto nella mission e sostenuto gli ideali della nostra realtà, impugno, con un pizzico di amarezza da un lato, ma con tanta fierezza dall’altro, le parole di Franco Caffarella per sottolineare che il consorzio dei pasticcieri biscegliesi ha conquistato i cuori del Salone, non solo per la bontà che gli abili maestri pasticcieri biscegliesi quotidianamente sfornano, ma per la storia e le capacità di alzarsi le maniche e non solo lavorare, studiare e credere, ma puntando sulla Squadra. Portando nella valigia, in quel di Torino, non solo Bisceglie, ma anche Trani, La Provincia, La Regione e, cosa ancora più bella, l’Italia. Con quella grinta e forza d’animo di chi crede (ci si accusi pure di ingenuità) che con coraggio, serietà, competenza e strategia si possa sconfiggere, o quantomeno allentare, la crisi economica che sta mettendo in ginocchio tutti i comparti della società. Facendo cosa? Semplicemente unendo le forze di otto pasticcieri che amano il proprio lavoro e confidano possa essere emblema della propria Terra e della propria Gente. Leggere queste righe ha un tantino ferito quello che è il duro lavoro di anni, h24, 7 giorni su 7, in modo del tutto autonomo, facendo leva solo sulla forza cuorevale e mentevale (mi siano concessi i neologismi) oltre che manovale.

Siamo orgogliosi di Bisceglie ma anche dei nostri vicini. Con essi vogliamo intraprendere progetti di crescita comune che valorizzino sempre di più le peculiarità di ogni singola città. Quello che è successo al Trani International Festival, citato dallo stesso Caffarella, ove siamo stati ospitati e, nel nostro piccolo, abbiamo dato luogo alla fusione di due arti, il cinema e la pasticceria. Solo in questa maniera, cooperando, si possono raggiungere grandi traguardi. Diversamente, con la logica dell’isolamento, degli steccati e dei muri, si è destinati a fallire. E il campanilismo è figlio di questa logica perdente. La storia contemporanea lo insegna. E, come scriveva saggiamente Montanelli, “Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”.