Riprendendo sul suo profilo social il nostro articolo di questa mattina (LEGGI QUI), il sindaco Angelantonio Angarano commenta le parole di Giulia Guglielmi, titolare del bar “Dolce Passione” costretta a chiudere la sua attività dopo dodici lunghi anni a causa del caro bollette.
“Il grido di allarme e di aiuto di Giulia è il grido d’allarme e di aiuto di tutti noi. Stiamo vivendo l’ennesimo momento difficilissimo. Dopo due anni durissimi di Covid, il caro bollette e l’aumento del costo delle materie prime sta di nuovo mettendo in ginocchio le attività commerciali, le imprese, le famiglie. Ancora e più di prima. Una crisi addirittura peggiore di quella scaturita dall’emergenza sanitaria. Parlo ogni giorno con imprenditori, commercianti, titolari di attività e tocco con mano la loro preoccupazione e l’incertezza. Non a lungo termine, ma estremamente e terribilmente già in corso”, scrive Angarano.
“Le nostre attività stanno chiudendo stritolate da bollette insostenibili. Ed ogni giorno che passa aumenta il rischio di effetto domino, perché ogni realtà che chiude i battenti incide negativamente sull’indotto. È in pericolo la tenuta di tante famiglie che non possono più arrivare a fine mese e non possono garantire sostentamento ai figli, figuriamoci un futuro sereno. Questo alimenta paure, smarrimento e rabbia. Siamo vicini a Giulia, le mandiamo il nostro forte abbraccio a nome della Comunità. E con lei siamo vicini a tutti i nostri concittadini che stanno vivendo momenti di grande precarietà, di ansia per i mesi a venire”, si legge nel post.
“Come Comune, benché gli strumenti a nostra disposizione non siano neanche minimamente sufficienti ad affrontare da soli questa situazione, stiamo cercando di fare il possibile per stare accanto a chi è in difficoltà. È tuttora aperto un bando, che abbiamo attivato già ben prima che scoppiasse questa nuova emergenza, per sostenere le famiglie che non possono far fronte al pagamento delle bollette. Stiamo lavorando ad una soluzione che possa andare in soccorso anche delle attività commerciali soffocate dal caro-utenze. Siamo stati bravi a garantire al Comune un notevole risparmio sostituendo tutta l’illuminazione pubblica comunale, circa 7mila punti luce, con lampade a led, che assicurano un notevole risparmio energetico e costi ridotti di circa il 50%”, prosegue il primo cittadino.
“Questo può dare ossigeno all’Ente e ci da margine di manovra per non toccare i servizi primari erogati dal Comune pur a fronte dei maggiori costi dell’energia. Perché, in proporzione, anche i Comuni, come le famiglie e le aziende, devono fare i conti con i gravosi rincari energetici. Ma tutto questo non basta. I Comuni non possono neanche lontanamente arginare questa valanga che rischia di radere al suolo il tessuto sociale ed economico delle nostre Comunità. Viviamo ogni giorno le difficoltà di tanti concittadini, ne condividiamo i timori, lo smarrimento. In questa partita non possiamo essere lasciati soli. È strettamente indispensabile un robusto e immediato sostegno del governo nazionale. Non c’è più un minuto da perdere”, conclude Angarano.