“Ancora una volta assistiamo a uno scempio ambientale, ridicolmente camuffato da ‘ragioni di sicurezza’: il taglio di altri alberi. Gli ultimi della interminabile serie, alla via degli Aragonesi. Questa amministrazione comunale, che tanto tuonava quando, precedentemente ad essa, veniva tagliato un solo albero, brilla da sempre per il continuo, inarrestabile taglio di grandi e piccole piante(senza la successiva sostituzione)”, questo l’incipit della nota a firma del presidente di Legambiente Bisceglie, Alessandro Di Gregorio.
“Adesso per accontentare un commerciante, poi per il taglio di alberi non curati, poi per la piantumazione di piante lasciate morire senz’acqua e ancora per il tombamento di aiuole. Insomma, la costante devastazione del patrimonio verde della città, continua con incessante costanza e ottusa caparbietà da sempre. Eppure il colore della coalizione che, ahinoi, governa questa città, era proprio il verde (sic!). Ma, a questo punto siamo sicuri sia solo un caso…”, tiene a sottolineare Di Gregorio che aggiunge: “Ci chiediamo come mai, al taglio degli alberi effettuato all’incrocio della via di cui sopra, con via Bovio, non sia seguito immediatamente anche quello di giorni fa. Forse questa volta infastidivano qualche buon amico? Ebbene, sia questa che la precedente volta, quegli alberi, così come la stragrande maggioranza di tutti quelli che hanno subito analoga sorte, potevano essere salvati, semplicemente allargando (perché possibile dallo spazio disponibile) le aiuole, costruite attorno le radici. E invece no. Persino negli ampi spartitraffico che non inficiavano la circolazione, si è preferito tagliare, tagliare, tagliare”.
Poi ironico commenta: “Un po’ come la famosa storiella della vendetta del barbiere: si è preferito privare del verde pubblico (e quindi di un po’ di ossigeno) la salute dei cittadini, per salvaguardare la velocità di circolazione e la sicurezza! Adesso gli alberi non esistono più, ma le radici continuano a invadere la sede stradale. Magari questa volta saranno celermente estirpate (a differenza di tutte le altre che continuano a insistere nelle sedi stradali), sempre perché forse infastidiscono. Ci sembra opportuno chiedere: ma le altre, sulla stessa strada, non creano problemi analoghi? E perché allora non tagliare anche quelle, visto che ci siamo?”, chiede il numero uno di Legambiente Bisceglie.
“Domande senza risposta, come le domande puntualmente inevase, che Legambiente Puglia ha chiesto all’amministrazione comunale sullo stato vegetativo, sul patrimonio arboreo, sul censimento del verde, sul rispetto delle leggi vigenti in materia di impianto di nuovi alberi. Quesiti che, ancora oggi sono privi di alcuna risposta. Eppure Angarano & Co, nelle figure degli assessori Naglieri e Parisi, vantano a ogni piè sospinto premi legati allo stato di salute ambientale della città“, commenta Di Gregorio.
“Persino il nostro premio legato alla quantità e non alla qualità dell’indifferenziato, appare non proprio meritato, alla luce della recente denuncia della Green Link, sulla contaminazione delle frazioni differenziate, che inficia lo sforzo di coloro che effettuano bene la raccolta (questione ampiamente denunciata in tempi non sospetti). Insomma, ‘cari’ amministratori, non si incentiva e non si eccelle nella RD con una ‘app’, così come non si incentiva l’uso delle biciclette con la sola costruzione di piste ciclabili, spesso isolate tra loro o inutilizzabili perché incessantemente occupate dalle auto. Adesso ci si ripresenta alla cittadinanza con la costruzione di improbabili parchi sul mare (che si dovrebbero espropriare a ‘privati’), pur in presenza di aree verdi spettacolari, abbandonate in pieno centro o di ‘zone bianche’, già di proprietà comunale cui ripristino costerebbe molto meno alla cittadinanza. Non comprendiamo in ultimo, come mai il ‘fotogenico’ sindaco non abbia incluso nella sua enciclopedica lista di selfie anche uno mentre uccidono l’ennesimo albero. Se ne ricordino i cittadini. Al prossimo scempio”, conclude Alessandro Di Gregorio.