“Riuscitissimo il convegno di oggi sulla ZES a Bisceglie. Durante il mio intervento ho formulato la mia proposta, alla presenza del Commissario governativo Guadagnolo, per dare concretezza alla possibilità che Bisceglie venga recuperata tra le zone Zes”. Così parla Francesco Spina al termine dell’incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri a Villa Ciardi.
“Bisceglie è stata finora esclusa dalle Zes – dichiara – ma se l’amministrazione comunale biscegliese si impegnasse a non far pagare completamente Imu, Tari e oneri concessori e ad abbattere i costi dell’energia elettrica per le aziende della Zes (accollandosi i relativi costi) si incentiverebbero e si faciliterebbero investimenti imprenditoriali proprio sul nostro territorio, con notevoli risvolti occupazionali che vengono privilegiati negli avvisi pubblici come ha detto il Commissario governativo Guadagnolo. In tal caso, sicuramente Bisceglie potrebbe essere preferibilmente indicata dalle imprese nel prossimo avviso Zes rivolto proprio alle imprese e, quindi, recuperata nella perimetrazione, dopo l’esclusione della domanda del Comune di Bisceglie presentata nel 2019. Ciò sarebbe possibile, per quanto riguarda l’abbattimento dei costi dell’energie elettrica, perche’ Bisceglie è uno dei pochi comuni Italiani -afferma il consigliere comunale di opposizione – che non è vittima degli aumenti e delle oscillazioni delle tariffe elettriche. Nel 2007, infatti, l’amministrazione Spina approvò un project financing per rifare tutti gli impianti e installare il LED in tutta la città, grazie al quale peraltro, per 25 anni, il nostro Comune dovrà pagare semplicemente un canone annuale indicizzato istat (inizialmente di circa 700 mila euro) ma non pagherà le tariffe elettriche come tutti gli altri comuni”.
“Per cui si potrebbe prevedere in bilancio in modo preciso un congruo contributo comunale per coprire i costi preventivabili dell’eventuale zona Zes di Bisceglie. Quale altra zona Zes del territorio potrebbe avere la possibilità di prevedere per le attività imprenditoriali esenzioni tributarie comunali e addirittura l’abbattimento dei costi energetici che oggi mettono in ginocchio tutte le imprese italiane? La prossima amministrazione comunale – conclude Spina candidato alle elezioni 2023 – dovrà muoversi per realizzare idee innovative a favore delle imprese e dell’occupazione lavorativa. La ZES non può esserci a Molfetta, Trani e Barletta e saltare una città come Bisceglie”.