Le Divagazioni per pianoforte del maestro Aldo Gigante saranno presto pubblicate nell’attenta revisione di un giovane e talentuoso pianista. La pubblicazione, elaborata a partire dal materiale gentilmente reso disponibile dalla figlia del maestro, la prof. Cecilia Gigante, è stata curata da Andrea Simone De Nicolò, giovane allievo della Scuola di Pianoforte del Conservatorio di Bari e inserita dalla WIP Edizioni nella prestigiosa collana “Labirinto Armonico” diretta dal Maestro Alessandro Cazzato.
Il libro contiene anche tre brani inediti per pianoforte, tre “Divagazioni” scritte dal maestro e revisionate opportunamente sotto il coordinamento del maestro Giuseppe Campagnola, docente di pianoforte del giovane De Nicolò e, a sua volta, allievo di Aldo Gigante. A corredo dei brani l’autore ha inserito alcune note biografiche del musicista ed alcune appassionate memorie di chi ha avuto modo di incontrarlo e conoscerlo in vita. Nei prossimi mesi il libro sarà presentato a Valenzano e Adelfia, mentre le tre Divagazioni saranno eseguite proprio da De Nicolò, a Bisceglie, il prossimo 12 febbraio, nell’ambito di un evento in cui la figura di Aldo Gigante sarà ricordata nel suo complesso.
Aldo Gigante fu una figura di spicco del secolo scorso nel panorama musicale del nord barese. Nativo di Molfetta, operò soprattutto a Bisceglie dove ha formato intere generazioni di bambini e ragazzi al pianoforte e alla musica, poi divenuti apprezzati professionisti del territorio e musicisti, tra i quali il celebre Riccardo Muti. Del noto artista di origini molfettesi, in effetti, Aldo Gigante fu il primo maestro.
Si distinse, in vita, oltre che per una grande preparazione musicale – che spaziava dal pianoforte alla composizione e alla strumentazione per banda – per essere un raffinato didatta e per una serie di iniziative dirette all’ascolto e alla divulgazione. In particolare, Aldo Gigante ha sempre voluto imprimere alla musica una dimensione solidaristica, non solo attraverso il coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle sue iniziative, ma anche con un memorabile concerto bandistico con trentacinque giovani ricoverati, tra focomelici e poliomielitici, della Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie.