L’obiettivo è rendere il teatro sempre più la casa di tutti, senza distinzioni, ostacoli o barriere, fisiche o culturali, dimostrando così come il linguaggio teatrale sia in grado di valicare tutte le differenze rendendosi accessibile a tutti, sempre. Le parole d’ordine attraverso cui raggiungere questo risultato sono inclusività, accessibilità, socialità, comunità. Le stesse parole su cui si fonda il movimento teatrale chiamato Teatro Patologico fondato da Dario D’Ambrosi che arriverà il 13 gennaio a Bisceglie al Politeama Italia.

Ad accompagnare il tour pugliese di Medea della Compagnia Teatro Patologico ci sarà il giornalista Rai Domenico Iannacone che in una delle puntate del programma d’inchiesta I dieci comandamenti da lui ideato e condotto per sette anni su Rai3 ha ospitato e raccontato il lavoro della Compagnia, dimostrando una grande sensibilità per il Teatro Sociale e continuando a lavorare con Dario D’ambrosi anche in seguito.

Iannacone dialogherà con Dario D’Ambrosi, attore e regista, fondatore della Compagnia. Tra i principali artisti di avanguardia in Italia, D’Ambrosi da giovanissimo si è fatto rinchiudere per 3 mesi in un manicomio per capire cosa fosse la malattia mentale. Di quell’esperienza Dario ne fa ancora uno scopo di vita. A Roma dal 1992 il Teatro Patologico accoglie persone affette da disagio mentale che attraverso la recitazione trovano il modo di comunicare e di uscire dall’isolamento. Un’esperienza unica nel suo genere che ha portato alla creazione del primo corso universitario del “Teatro integrato dell’emozione” destinato a chi è affetto da disturbi mentali.

“Il debutto in Puglia è un evento che mi entusiasma profondamente – esordisce D’Ambrosi -. Questo viaggio è successivo all’esordio in Germania, nella città di Friburgo, con il mio spettacolo «Tutti non ci sono» sulla legge 180. Ma non è solo questo, a rendermi orgoglioso: a seguito di una lunga tournée negli Stati Uniti, in occasione dei festeggiamenti per i miei 40 anni dal debutto artistico presso il famoso Cafè La MaMa di New York – un teatro Off-Off di Broadway nel quale hanno debuttato attori del calibro di Robert De Niro, Al Pacino, Peter Brook, Pina Bausch e molti altri – ho avuto il privilegio di ricevere presso le Nazioni Unite di New York (ONU) il riconoscimento come ambasciatore per la disabilità nel mondo; a seguito di questo importante momento, ho poi proseguito e concluso la tournée nelle città di Los Angeles e San Francisco, con le repliche dello spettacolo «Tutti non ci sono», con critiche entusiastiche e standing ovation ripetute in ogni luogo”.

“Chiunque si avvicini al Teatro Patologico ne rimane folgorato. Ed è quello che è successo a me. In un istante ho capito di trovarmi di fronte ad una esperienza unica al mondo in grado di ribaltare il concetto di disabilità mentale – aggiunge Domenico Iannacone -. Dario D’Ambrosi attraverso il teatro fa compiere una vera e propria metamorfosi esistenziale ai suoi attori. L’esperienza umana, a tratti difficile e dolorosa di ognuno di loro, si fonde alla forza della recitazione e diventa una vera e propria liberazione della mente e del corpo.  Ho avuto la fortuna di poter raccontare le loro storie personali nel film documentario l’Odissea, andato in onda su Rai3, e vi confesso che da allora la mia prospettiva sulla disabilità e sulla fragilità non è stata più la stessa”.

Il progetto realizzato in Puglia dalla Compagnia Teatro Patologico insieme al Teatro Pubblico Pugliese prevede, accanto alla messa in scena dello spettacolo “Medea”, anche un incontro la mattina nelle scuole e un incontro con il pubblico in teatro dopo visione dello spettacolo in tutte le città. Agli incontri parteciperanno Domenico Iannaccone, Dario D’Ambrosi e la compagnia dello spettacolo. Il tour si chiuderà il 13 gennaio a Bisceglie, ore 10 con l’incontro con le scuole all’IISS “Sergio Cosmai”, mentre alle ore 21 spettacolo e incontro con il pubblico al Politeama Italia.