La sala grande del Teatro Politeama di Bisceglie gremita fino ai palchi superiori per l’evento organizzato da Sergio Silvestris, candidato sindaco alle primarie di coalizione del prossimo 12 marzo. Un’occasione per presentare il programma elettorale scritto in questi mesi favorendo la più ampia partecipazione possibile, attraverso i forum tematici e la piattaforma online creata per inviare proposte e suggerimenti: un programma scritto realmente da centinaia di mani diverse, suddiviso in 50 grandi idee, progetti in grado di cambiare radicalmente il volto di Bisceglie nei prossimi anni, e 8 urgenze da affrontare immediatamente per rendere la città più vivibile, pulita e sicura. 

Nel corso dell’evento, Sergio Silvestris ha ufficializzato il sostegno di dieci liste civiche alla sua candidatura a sindaco, con duecentoquaranta persone che hanno già dato la loro disponibilità a candidarsi per la coalizione civica che si presenterà alle prossime elezioni dopo l’appuntamento con le primarie del 12 marzo.

«Nelle nostre liste ci sono medici, ingegneri, farmacisti, insegnanti. Tante donne, che non sono riempiliste o quote, ma donne attive, impegnate socialmente, che vogliono partecipare a questa stagione di cambiamento. Ci sono tanti lavoratori, così come persone che vogliono onestamente trovarne uno. Ma soprattutto, nelle nostre liste, ci sono tantissimi ragazzi. E sono davvero orgoglioso di poter avere al mio fianco anche alcuni diciottenni che hanno scelto, nell’anno in cui per la prima volta possono andare a votare, di dare il proprio contributo», afferma Sergio Silvestris. 

«Io vorrò fare il sindaco guardando al futuro, con gli occhi di questi bellissimi ragazzi, che sono quelli per cui dobbiamo lavorare per costruire la Bisceglie di dopodomani, a cui dobbiamo lasciare una città più bella di quella che abbiamo trovato noi. Nella convinzione che, come diceva Warren Buffett, se c’è qualcuno seduto all’ombra oggi è perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa. Noi lavoreremo per piantare tanti nuovi alberi, metaforicamente e materialmente».

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