Nella sede di Confcommercio Bari si sono incontrati i titolari di quelle attività pugliesi in possesso dei requisiti inseriti nella legge regionale “Negozi Storici di Puglia” istituita per promuovere e valorizzare le attività commerciali, artigianali e dedite alla ristorazione, definite “Patrimonio di Puglia e Testimonianza storico-culturale del territorio pugliese”.
Tra le attività biscegliesi in possesso dei requisiti vi sono Gli Ori di Creso (1991) e La Nascente (1932).
«La continuità, la costanza, la longevità di un’attività artigianale, commerciale e dedita alla ristorazione sono valori che la Regione ha inteso ‘premiare’ istituendo una legge che ne tuteli la storicità, la rilevanza socio-culturale e l’impegno dei titolari – spiega Leo Carriera, presidente Confcommercio Bisceglie – Alle importanti attività biscegliesi in possesso dei criteri stabiliti dalla Regione va il plauso di Confcommercio Bisceglie».
«Per noi è il riconoscimento dell’attenzione che investiamo in termini di tempo – sostiene Francesco Marzocca, titolare de Gli Ori di Creso – Il tempo dedicato alla materia prima, dedicato al cliente, al locale, al lavoro certosino. Ciò che siamo riusciti a fare, io e il mio socio Antonio Capursi, non è poco. Abbiamo attraversato e resistito a crisi economiche, come quella del 1992 e del 2008, a una pandemia, ai rincari dei costi dell’energia, ma siamo ancora qui. E non è ovviamente ancora finita».
«Si semina per raccogliere e noi seminiamo e raccogliamo giorno dopo giorno. Mio padre diceva sempre che la qualità premia due volte ed è questo il segreto: la qualità – dichiara Aldo Zecchillo, titolare de La Nascente insieme a sua sorella Rosalba – Dal 1932 l’attività, già presente da anni con il nome Famiglia Zecchillo, prende il nome de La Nascente, suggerito da mio zio che, a Trani, aveva un’attività omonima. Tuttavia noi viviamo di quotidianità, l’inserimento nell’elenco dei Negozi Storici ci onora ma non ci fregiamo di titoli o altro. Stiamo già pensando al futuro: mentre la parte storica resterà intatta (con tutto l’arredamento derivante da attività precedenti come una banca, una gioielleria e così via), attiveremo due locali alle spalle del nostro locale per la vendita on line benché io continui a prediligere il contatto diretto col cliente. Ma ci adeguiamo ai tempi. E altrettanto presto attiverò un’associazione che vorrei chiamare “don Chisciotte” che si occuperà (in un locale in Largo Tra Archi) di riparazione di oggetti antichi. Questo significa anche economia circolare: non buttare testimonianze del passato e, soprattutto per i giovani, imparare a cucirsi un bottone alla camicia prima di gettarla via», conclude Zecchillo.