La graduatoria riguardante le concessione temporanea dello stadio “Gustavo Ventura” a Bisceglie è diventata motivo di discussione nelle ultime ore tra il consigliere comunale Francesco Spina ed il Bisceglie Rugby, compagine che in graduatoria è risultata al primo posto, davanti al Bisceglie Calcio ed altre realtà sportive cittadine.

“Il rugby supera il Bisceglie Calcio nei diritti di gestione del Gustavo Ventura – dichiara il consigliere Spina in un posto sul profilo Facebook nella giornata di ieri. Per la prima volta nella storia gloriosa del calcio biscegliese, il Gustavo Ventura, stadio nato e inaugurato negli anni ‘70 per ospitare il Bisceglie Calcio e l’atletica leggera, diventa lo stadio con destinazione principale e prioritaria per il rugby. Nulla contro gli altri sport, ma avremmo preferito la costruzione di un nuovo stadio e non la subordinazione del calcio al rugby. Sono certo ora che con questa amministrazione – conclude il consigliere di opposizione – non torneremo ma in più ai fasti del Bisceglie Calcio in Lega Pro e nella serie c nazionale!”.

Non è tardata la replica del Bisceglie Rugby che ha affidato ad un comunicato stampa alcune considerazioni e precisazioni, “Il Bisceglie Rugby, preso atto delle parole dell’ex sindaco Francesco Spina, nonché attuale consigliere comunale, intende effettuare alcune precisazioni necessarie affinché si evitino spiacevoli incomprensioni. Siamo profondamente dispiaciuti per questo polverone mediatico sicuramente evitabile, scritto con l’uso di parole facilmente fraintendibili e che potrebbero alimentare l’odio nei confronti di una società che quotidianamente cerca di mettere in atto i principali valori dello sport come il rispetto ed il sostegno reciproco”.

“Ad oggi, il Gustavo Ventura – prosegue la nota – rappresenta l’unica struttura comunale omologata per i campionati di rugby. Questo significa che lo stadio in questione è l’unica soluzione che ci permette di dar seguito all’importante lavoro svolto ogni giorno con ragazzi e ragazze di tutte le età. Da questo motivo nasce la nostra necessità di partecipare al bando relativo alla concessione temporanea delle strutture sportive, nella fattispecie alla graduatoria riguardante l’utilizzo del “Ventura”.

“Entrando nel merito della graduatoria, è importante specificare che il punteggio attribuito ad ogni associazione sportiva, è frutto di un’attenta valutazione su dei parametri specifici ed esplicati nel regolamento di partecipazione. Tutto ciò consente di evitare favoritismi e, soprattutto – sottolinea la dirigenza del Bisceglie Rurby – garantisce l’accesso alle strutture pubbliche da parte di società che lo meritano. Non si tratta del primo anno in cui il Bisceglie Rugby si trova davanti ad una società di calcio, troviamo inopportuni alcuni commenti che fanno riferimento all’attuale composizione dell’amministrazione comunale dal momento che lo scorso anno, che ha effettivamente visto il Bisceglie Rugby per la prima volta avanti ad altre società, la composizione dell’amministrazione comunale era differente. L’unica colpa della nostra società è dunque quella di rispettare a pieno dei parametri oggettivi che adesso elencheremo col fine di effettuare maggiore chiarezza (il documento è facilmente recuperabile sul sito del comune di Bisceglie). Il primo parametro valutato è la sede della società, successivamente si fa riferimento al numero dei tesserati, un altro punto preso in considerazione è l’attività svolta con i giovani e i progetti gratuiti a vantaggio dei soggetti in condizioni di fragilità sociale. In quest’ottica, il Bisceglie Rugby nasce con l’obiettivo di garantire un costante supporto e punto di riferimento alle famiglie, la nostra attività giovanile, che va dalla categoria under 6 fino agli under 18, ne è una dimostrazione. Non solo, le costanti collaborazioni con enti del terzo settore ed associazioni dedicate ai soggetti fragili, rendono la nostra attività prima di tutto educativa ed inclusiva. Un altro elemento preso in considerazione è la partecipazione ad un campionato di interesse nazionale. Da questo punto di vista, la nostra ASD è l’unica società di rugby che a livello regionale rientra in questo parametro, garantendo così un’importante visibilità alla città e alle relative strutture alberghiere. Gli altri parametri presi in considerazione sono: criterio storico in riferimento all’iscrizione ad un campionato riconosciuto dal CONI e numero di tecnici laureati in scienze motorie. Concludiamo ribadendo la nostra completa disponibilità al dialogo e alla condivisione delle strutture comunali, così come avvenuto lo scorso anno nel pieno rispetto della storia calcistica di questa città, nessuna subordinazione o modifica alla destinazione d’uso. La passione per lo sport dovrebbe unire, non dividere. Non è nostra intenzione mettere in difficoltà le altre società sportive di questa città anzi, da sempre ci siamo dimostrati pronti a collaborare e ci auguriamo che un consigliere comunale possa semplicemente favorire il dialogo e la cooperazione tra le varie associazioni”.