“Se non si procede subito a concretizzare l’ipotesi di arretramento degli edifici e di realizzazione del parco fronte mare e se non si approva definitivamente il Piano Urbanistico (PUG), tra poco più di un anno potrebbero partire le gru di acciaio. Il rischio di cementificazione che aleggia sulla zona Bi Marmi non può essere trascurato”. Lo dichiarano in una nota Vincenzo Arena e Vincenzo Amendolagine di Libera il Futuro e Mauro Sasso presidente della Federazione Nazionale Pro Natura/Puglia.

“Una recente determina del dirigente dell’Ufficio tecnico comunale ha ribadito – continuano – correggendo una precedente determina annullata dal Tar Puglia su ricorso dei lottizzanti, la sospensione dei permessi di costruire alla Bi Marmi fino a gennaio 2025. Con la stessa determina il Dirigente ha proposto ai lottizzanti di percorrere una soluzione alternativa di lottizzazione, arretrando l’area edificabile al fine di destinare il fronte mare a verde pubblico (come previsto anche dal nuovo PUG adottato)”.

Problema risolto? Non proprio! Se questa strada non dovesse essere intrapresa immediatamente dai lottizzanti e se il PUG non dovesse essere approvato definitivamente entro gennaio 2025, potremmo vedere spuntare le gru di acciaio sulla costa di levante. Si sta concretizzando, in queste settimane – ricordano nella nota – l’istituzione del Parco Regionale di Lama S. Croce e Grotte di Ripalta. Quindi, scatterebbero ulteriori misure di salvaguardia a tutela della costa e sarebbe riconfermata l’incompatibilità della lottizzazione della maglia 165 con le norme vigenti. Abbiamo chiesto con un’istanza urgente inviata agli Uffici comunali, al Sindaco e agli Assessori all’Urbanistica e alla Transizione ecologica di poter intervenire nel procedimento (come previsto dalla Legge 241/1990) sollecitando il Comune a convocare una Conferenza di Servizi istruttoria che coinvolga attori pubblici e privati, interessati e controinteressati, per concretizzare la soluzione prospettata dal Dirigente dell’Ufficio tecnico con la determina di agosto scorso. Non c’è tempo da perdere: dalle parole bisogna passare ai fatti”.

Sulla lottizzazione delle Bi Marmi non ci fermiamo – tuonano in chiusura Arena, Amendolagine e Sasso. Terremo accese luci e attenzione su una vicenda tutt’altro che conclusa. Di questa e di altre questioni ambientali e urbanistiche, anche legate al nuovo Piano Urbanistico e all’istituzione del Parco Regionale di Lama S, Croce, parleremo a breve in un evento pubblico in corso di organizzazione”.