Nel mese in cui si commemora la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (sabato 25), l’ASD Olimpiadi Bisceglie si distingue con un’intensa tre giorni, da venerdì 3 a domenica 5 novembre, volta a sensibilizzare e combattere questo grave problema sociale. La figura chiave dietro tale iniziativa, denominata “Un calcio alla violenza”, è il presidente dell’ASD Olimpiadi Bisceglie, Donato Di Liddo, artefice di un programma coinvolgente che si snoda attraverso dibattiti e tornei giovanili di calcio a cinque declinati al femminile e al maschile.
L’evento si è aperto venerdì 3 novembre con il convegno dal titolo “Allenati contro la violenza“. Il sindaco Angelantonio Angarano ha aperto l’incontro con un indirizzo inaugurale, seguito dai significativi interventi dello stesso Di Liddo, della vicepresidente della cooperativa Promozione Sociale e Solidarietà, gestore del Centro AntiViolenza Save di Trani, Giovanna Capurso, del legale del CAV Save Maria Rosaria Basile e dell’assessore all’inclusione sociale Roberta Rigante. Le conclusioni sono state affidate a Maria Rita Gentile, presidente della sezione Fidapa di Bisceglie. Ogni intervento, grazie alle specifiche competenze ed esperienze dei relatori, ha affrontato la delicata tematica della violenza di genere, offrendo punti di vista e approcci diversi.
Il programma di “Un Calcio alla Violenza” proseguirà con la disputa di due tornei giovanili di calcio a 5, che avranno luogo nel centro sportivo Olimpiadi di Via Lamaveta. Sabato 4 novembre, a partire dalle 15:30, si terrà un torneo femminile riservato alle giocatrici classe 2012. Domenica 5, dalle 8.30 e per tutta la giornata, spazio ad un’entusiasmante “maratona” sportiva, con circa sessanta squadre del Settore Giovanile e Scolastico pronte a scendere in campo. Le categorie coinvolte includono Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti. Al termine della competizione, si terrà una premiazione per celebrare il talento sportivo e sostenere l’impegno contro la violenza sulle donne.
L’ASD Olimpiadi Bisceglie dimostra ancora una volta un forte impegno sociale, sfruttando lo sport come veicolo per sensibilizzare e combattere un problema così rilevante nella società contemporanea. Tale iniziativa è un esempio tangibile di come il mondo dello sport possa essere una piattaforma potente per promuovere cambiamenti positivi e sensibilizzare le persone su tematiche cruciali, come appunto la violenza di genere.