È passato ormai un anno dalla tragica morte della signora Vincenza Brescia, concittadina di soli 51 anni, ricoverata nel 2022 presso l’ospedale San Paolo di Bari per un intervento ambulatoriale che ha avuto un finale nefasto.
All’epoca dei fatti l’evento suscitò grande scalpore, tanto da avere notevole spazio sugli organi di stampa. La famiglia decise di sporgere immediatamente denuncia e la Procura di Bari dispose l’autopsia, subito dopo la morte.
“A distanza di un anno il Pubblico Ministero, incaricato per l’indagine, ha chiesto di processare il primario e la dirigente medico. Così, il prossimo 8 gennaio, si terrà l’udienza preliminare che deciderà definitivamente l’apertura del processo per accertare le responsabilità penali sull’accaduto”, si legge nel comunicato stampa diffuso dall’avv. Dario Galantino.
“Dopo alcune complicanze post operatorie, l’equipe del reparto in cui era ricoverata ha deciso di dimetterla, nonostante le condizioni fisiche e gli esami diagnostici evidenziassero diverse problematiche. La malcapitata, dopo un netto peggioramento delle condizioni fisiche ha subito un nuovo ricovero, nella stessa struttura, che però si è rivelato decisamente tardivo. Il decorso, in pochissimo tempo, ha portato al suo decesso”, si legge nella nota che ricostruisce la vicenda.
La famiglia della signora Brescia verrà assistita dagli avvocati Dario Galantino, Adriano Cozzoli e Emily Cocozza: “Supporteremo le tesi dell’accusa con tutte le nostre forze affinché emerga la verità. Crediamo che l’errore medico ci sia stato e cercheremo di farlo emergere nel corso del dibattimento”, dichiarano i legali.