“Attribuire un punteggio più alto, in fase di gara d’appalto, alle imprese che garantiscono l’inserimento di una soglia minima sotto la quale non può scendere la retribuzione dei propri dipendenti”. È l’idea avanzata da Tommy Di Pinto, candidato alle scorse elezioni comunali nella lista Il Torrione a sostegno di Angelantonio Angarano sindaco.
“Si tratterebbe sostanzialmente di una declinazione in chiave locale del salario minimo. Ripartendo dall’amministrazione locale è possibile definire delle linee guida che le imprese devono rispettare. Nonostante, ad oggi, il dialogo e l’attuazione di un salario minimo nazionale sia un tema lontano dalle discussioni dell’emiciclo parlamentare e, conseguentemente, una realizzazione concreta non sembra prossima, gli enti locali potrebbero apportare un significativo cambiamento all’interno della comunità biscegliese e porsi come modello da emulare per le amministrazioni limitrofe”, si legge nella nota stampa.
“La proposta in questione è stata formulata a seguito dell’approvazione di una proposta simile da parte del Consiglio Comunale di Livorno, dove il salario minimo è stato fissato a nove euro orari”, scrive Di Pinto. “Un progetto visionario, a tratti un’utopia, in realtà è attualmente in corso d’opera: la proposta è già stata inviata al Sindaco Angelantonio Angarano e ai Consiglieri Comunali, sia di maggioranza che di opposizione”.
“Il salario minimo dovrebbe andare oltre le tradizionali distinzioni partitiche e politiche, poiché si tratta di un tema volto al miglioramento delle condizioni materiali di lavoro. È un passo avanti verso un ambiente lavorativo più equo e dignitoso, invito la comunità a sostenere questa proposta, contribuendo così a plasmare un futuro dove l’etica sia al centro delle nostre attività economiche”, conclude Di Pinto.