Lo sport prezioso strumento di prevenzione e lotta alle principali dipendenze giovanili nonché valido antidoto contro la povertà educativa e la criminalità sociale. Parte da queste premesse il progetto “Oltre le due ruote, oltre la meta, facciamo centro”, promosso a Bisceglie dalla “Gioventù Cavallaro” Onlus e finanziato interamente da Sport e Salute e dal Dipartimento per lo Sport nell’ambito del bando “Sport di Tutti – Inclusione”, con il coinvolgimento di 8 partner appartenenti al terzo settore.
Indirizzata ad oltre cento beneficiari di tutte le età (dai 5 anni in poi), l’iniziativa sarà illustrata venerdì 2 febbraio alle 18.00 nella sala conferenza di Casa Pegaso a Bisceglie, alla presenza dei referenti di tutti gli enti, le associazioni e i soggetti coinvolti: Pol.va Dilettantistica “Gaetano Cavallaro”, Bisceglie Rugby, Polisportiva Arcieri del Sud di Barletta, Pegaso Odv, Mosquito Aps, Comune di Bisceglie, centro socioeducativo Villa Giulia, ente ecclesiastico “Chiesa San Michele Arcangelo” che gestisce il centro Caritas cittadino e Biciliae Fiab.
“Attraverso la pratica sportiva ed extra sportiva, intendiamo dare sostegno e un’opportunità di recupero a favore di soggetti fragili, a rischio di devianza e di emarginazione – sottolinea Sabino Piccolo, coordinatore del progetto e direttore sportivo della Pol.va Cavallaro – . Con l’interazione tra il ciclismo, il rugby ed il tiro con l’arco andremo a coinvolgere i beneficiari in attività sportive gratuite, promuovendole tra i contesti più difficili del territorio, ampliando l’offerta raggiungibile a tutti. D’altronde, i tre partner sportivi del progetto hanno maturato già da diversi anni significative esperienze in ambito agonistico e sociale sottoscrivendo anche accordi con i servizi sociali delle rispettive città di riferimento per offrire ai meno fortunati la possibilità di seguire un percorso sportivo. Inoltre, Polisportiva Cavallaro, Arcieri del Sud e Bisceglie Rugby collaborano stabilmente con molte realtà del territorio che svolgono attività nei confronti della disabilità offrendo dei percorsi di attività motorie. Non si dimentichi, infine, la valenza dello sport quale strumento di prevenzione e di lotta all’obesità in età pediatrica nonché il ruolo a sostegno dell’empowerment femminile e di contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere”.