Dopo essere stata già ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro come finalista del Premio Strega nel 2021, la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, già Premio Campiello per il romanzo “L’Arminuta”, è tornata a Bisceglie per raccontare quell’età fragile che dà il titolo al suo nuovo libro edito da Einaudi. Una storia ancora una volta di legami familiari, che si svolge nella consapevolezza che non esiste un’età senza paura, ma che in ogni momento della vita siamo fragili e vulnerabili. Lo siamo da genitori e lo siamo da figli, quando ci si butta nel mondo completamente nudi ed esposti.

Come sempre avviene nei romanzi di Donatella Di Pietrantonio, le terre, ostili o meno, plasmano il carattere delle donne e degli uomini che le abitano. Le geografie sono determinanti nella vita delle persone e sono diverse le possibilità che il luogo di nascita può dare, così come numerosi e diversi sono gli ostacoli ambientali bisogna superare.

La fragilità e l’imperfezione sono conquiste recenti, ma ancora incompiute. Alle donne di oggi chiediamo di far fronte a uno sterminato numero di impegni, ma anche di essere delle ottime madri. E il discorso, come emerge in questo nuovo libro, vale anche per il maschio che, prima di adesso, non si è mai potuto permettere di mostrarsi nei suoi momenti di debolezza. 

Riprese e montaggio di Angelo Ruggieri.